Svolta nell’omicidio del 18enne Jhonny Sulejmanovic: tre arresti, tra cui il cognato. L’ombra della faida tra famiglie

Gli arrestati sono Roberto Ahmetovic, 33 anni, il cognato Jagovar, 38 anni, e Rubino Sulejmanovic, 35 anni

Svolta nell’omicidio di Jhonny Sulejmanovic, il 18enne torinese di origini bosniache ucciso nella notte tra il 25 e il 26 aprile scorso a Milano, in via Varsavia. La polizia ha recentemente arrestato tre uomini, accusati di concorso in omicidio. Si tratta di Roberto Ahmetovic, 33 anni, il cognato Jagovar, 38 anni, e Rubino Sulejmanovic, 35 anni. Un quarto uomo, ancora ricercato, sarebbe coinvolto nel crimine. Secondo le indagini della polizia, sarebbero stati loro ad assalire il Fiat Ducato parcheggiato di fronte all’Ortomercato in cui stavano dormendo Jhonny e sua moglie Samantha. Dopo aver colpito il furgone con spranghe e bastoni, come riporta l’Agi, uno del gruppo degli aggressori avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco calibro 7.65 GLF, di cui tre che hanno raggiunto 18enne.


La presunta faida

Nei mesi scorsi, era emerso che dietro l’omicidio del giovane Sulejmanovic potrebbero esserci tensioni pregresse tra fazioni rivali. Qualche settimana prima del delitto, una lite a Torino aveva coinvolto un uomo di 64 anni, anche lui di cognome Sulejmanovic, aggredito e malmenato dai membri della famiglia Salkanovic. Durante quella rissa, una donna incinta era stata colpita e aveva successivamente perso il bambino. Da quel momento, si vociferava di una vendetta imminente.


La notte dell’agguato

La tensione tra le famiglie Sulejmanovic e Salkanovic era ben nota nell’ambiente, con minacce e video pubblicati sui social media che preannunciavano scontri futuri. Tuttavia, pare che la famiglia della vittima non facesse parte della comunità rom del campo nomadi di via Bonfadini, situato poco distante dal luogo dell’omicidio. La notte dell’agguato, Jhonny e sua moglie stavano dormendo nel loro furgone quando i killer hanno infranto i finestrini. Jhonny, uscito dal veicolo, è stato colpito mortalmente. Samantha ha poi raccontato che i killer si sarebbero presentati più volte durante la giornata del 25 aprile, tentando anche di invitare Jhonny a bere una birra poche ore prima dell’omicidio, ma lei gli avrebbe consigliato di non andare.

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