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Lago di Garda, centinaia di persone intossicate con gastroenterite da norovirus: «Non usate l’acqua del rubinetto»

28 Giugno 2024 - 18:03 Massimo Ferraro
Fino a 300 cittadini colpiti nell'area del comune di Torri del Benàco, sulla sponda Veneta. La contaminazione potrebbe esser stata causata dal maltempo di questi giorni

Tra le 200 e le 300 persone sulla sponda Veneta del Lago di Garda sono state intossicate dal norovirus e hanno manifestato una gastroenterite acuta. È successo nell’area del comune di Torre del Benàco, nel Veronese, 3mila cittadini in tutto. Dopo l’impennata di segnalazioni e accessi al pronto soccorso, le autorità sanitarie hanno eseguito esami sulle feci e da alcuni campioni è emersa la presenza del norovirus. Un microrganismo che può diffondersi da persona a persona per aerosol nell’aria, con contatti orofecali o tramite acqua e cibo contaminati. Difficile ancora stabilire l”origine di quella che è diventata una emergenza sanitaria, scoppiata tra giovedì e venerdì 28 giugno. ma intanto il sindaco della cittadina, Stefano Nicotra, ha emesso un’ordinanza che vieta l’uso dell’acqua della rete idrica a scopi potabili o alimentari. È infatti attraverso l’acqua che potrebbe essere avvenuta la contaminazione, e la causa potrebbe essere il maltempo che negli scorsi giorni ha colpito il Veneto. A causa dell’afflusso crescente di acqua nel bacino idrico, con il livello record raggiunto e superato dal Lago, si sono moltiplicati i disagi. Tra i quali la fuoriuscita delle acque reflue dai tombini e dai chiusini, a causa della saturazione del sistema fognario, che si sono poi riversate nel lago da dove alcuni comuni attingono per i propri servizi.

I sintomi e la disinfezione

Proprio Torri del Benàco in larga parte si rifornisce dal lago, pescando ad una profondità di 30 metri. Tra i sintomi del norovirus, che ha un periodo di incubazione tra le 12 e le 48 ore, vi sono nausea, vomito, diarrea e crampi addominali, con possibilità di febbre. Non sono sintomi gravi ma la disidratazione a cui porta può avere conseguenze su individui fragili, bambini e anziani. Dopo i numerosi accessi al pronto soccorso ospedaliero di Peschiera del Garda e le chiamate al 118, sul posto sono arrivati gli operatori di Arpav, per il prelievo di campioni da esaminare. L’esito dei risultati di laboratorio arriverà non prima di sabato a mezzogiorno ma intanto Carlo Voi, direttore di Ags che gestisce il ciclo integrato delle acque, ha dichiarato di aver «super caricato di cloro la rete idrica in via cautelare per aumentare al massimo la normale disinfezione delle vasche». Dai primi riscontri dell’azienda però non risultano contaminazioni o livelli anomali: «Non sappiamo come si sia sviluppata l’infezione. Non abbiamo evidenza che il norovirus si trovi nell’acqua o come ci possa essere arrivato. Dobbiamo solo attendere l’esito degli esami per capire».

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