Shimpei Tominaga: il padre del giapponese ucciso a Udine portò Goldrake e Mazinga in Italia
Il padre di Shimpei Tominga, l’imprenditore 56enne ucciso da un giovane dopo che lo ha colpito con un pugno mentre cercava di sedare una rissa a Udine, ha importato in Italia e in Europa alcuni cartoni come Goldrake e Mazinga. A renderlo noto è il Messaggero Veneto-Udine. Kenachi Tominaga, questo il suo nome, nei primi anni ’70 si trasferì a Roma dove convinse l’imprenditore italiano Corradi a importare nel nostro Paese i cartoons, che sarebbero diventati icone di quelle generazioni e che riscuotevano grande successo in Giappone.
Nel frattempo, alla moglie di Shimpei e al figlio di 13 anni, che hanno raggiunto l’Italia dopo la tragedia avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì, stanno giungendo migliaia di attestazioni di dolore e stima dal Friuli e dal resto d’Italia. A colpire Tominaga era stato Samuele Battistella, 20 anni, di Moreno di Piave, in provincia di Treviso. Il ragazzo si trova in carcere, insieme a due coetanei, tutti residenti nel Trevigiano. Battistella ora è accusato di omicidio preterintenzionale.