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Usa 2024, gli opinionisti del New York Times scaricano Biden dopo il dibattito contro Trump. Il politologo Bremmer: «Mai successa una cosa simile»

28 Giugno 2024 - 17:52 Redazione
Dalla stampa vicina ai Democratici arriva la richiesta di un passo indietro. Ma anche all'interno del partito si sta valutando la sostituzione del candidato

Il confronto televisivo tra Joe Biden e Donald Trump, andato in onda ieri – 27 giugno – ha aperto un nuovo scenario sulla corsa per la Casa Bianca. Se fino a qualche ora fa i dubbi sulle facoltà fisiche e intellettive dell’81enne Democratico potevano essere derubricati a invettive degli avversari, adesso tutto il Paese – e il mondo – ha potuto vedere il presidente americano incespicare nei ragionamenti. Biden si è mostrato poco lucido anche sulle materie dove avrebbe dovuto sopraffare il Repubblicano, come il diritto all’aborto. Persino, la stampa più vicina ai Democratici, dopo il duello contro Trump, ha iniziato a chiedere a Bidend di fare un passo indietro.

Il politologo Iam Bremmer ha raccolto in uno screen, pubblicato su X, gli editoriali comparsi sul New York Times in cui si auspica un ritiro di Biden dalla corsa. Le firme sono di primissimo livello: ci sono quelle di Frank Bruni, Patrick Healy e Nicholas Kristof. Anche il tre volte premio Pulitzer Thomas Friedman non si sottrae alla bocciatura di Biden. Pur definendolo «un buon uomo e un buon presidente», chiede al capo della Casa Bianca di fare un passo indietro «per il bene del Paese e del mondo intero», visto che si staglia la prospettiva di un ritorno al potere di Trump.

I possibili sostituti di Biden

Le voci di una sostituzione del candidato hanno ormai rotto gli argini della riservatezza: il Partito Democratico sta scandagliando le ipotesi, anche se lo staff di Biden nega che l’attuale inquilino della Casa Bianca possa ritirarsi dalla competizione elettorale. Anzi: il suo portavoce ha confermato che parteciperà al prossimo dibattito. Comunque, i nomi sul tavolo per scalzare Biden sarebbero quelli dell’attuale vicepresidente Kamala Harris, del governatore della California Gavin Newsom e della governatrice del Michigan Gretchen Whitmer. Per quanto sia suggestiva, appare ancora improbabile l’opzione di chiamare in campo l’ex first lady Michelle Obama.

Il 25esimo emendamento

Il presidente uscente dovrebbe rinunciare alla candidatura entro il 19 agosto prossimo, data in cui si terrà la Convention nazionale dei Democratici: solo in quell’occasione i delegati avrebbero l’opportunità di indicare un nuovo candidato del partito. Ad ogni modo, il confronto televisivo ha avuto anche un altro contraccolpo per i Democratici. Il deputato del Texas Chip Roy, un repubblicano, ha annunciato che intende presentare una risoluzione alla Camera in cui si invoca il 25esimo emendamento della Costituzione. Ovvero, la risoluzione chiederebbe alla vicepresidente Harris di convocare il gabinetto per dichiarare il presidente Biden incapace di svolgere i suoi doveri.

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