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Il video fuorviante sul cambiamento climatico, l’allevamento e la produzione di carne

29 Giugno 2024 - 05:36 Antonio Di Noto
La produzione di carne nel complesso è responsabile del 12%-20% dei gas serra emessi da tutte le attività umane, in base a come questa quota viene calcolata

Un video fuorviante circola sui social sostenendo che il consumo e la produzione di carne, specialmente bovina, non abbiano un impatto nell’emissione di gas serra. Vediamo come e perché questa affermazione è falsa.

Per chi ha fretta:

  • Circola un video sui social che spiega perché le vacche non contribuirebbero al cambiamento climatico.
  • Il filmato viene inserito in dei post sui social secondo cui «la carne non causa il cambiamento climatico»
  • Il video sostiene che solo il 2,6% delle emissioni totali di gas serra derivi dalle vacche da allevamento.
  • La stima si riferisce solo agli Usa ed è parziale in molti altri aspetti.
  • In realtà, tra il 7% e il 12% delle emissioni totali di gas serra è prodotto dagli allevamenti vaccini.
  • La produzione di carne nel complesso è responsabile del 12%-20% dei gas serra emessi da tutte le attività umane, in base a come questa quota viene calcolata.

Analisi

Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica (altri qui e qui). Nella descrizione si legge:

VIDEO | LA CARNE NON CAUSA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO: ECCO COME LE MUCCHE SONO FONDAMENTALI PER IL NOSTRO PIANETA

Le mucche mangiano erba e rigenerano la terra. Ruttano metano ma il carbonio di quel metano era parte dell’erba, dei carboidrati nell’erba. Come è arrivato lì? Attraverso la pioggia che ha anidride carbonica che è fissata nell’erba, come le piante fanno la fotosintesi.

Questo è il ciclo del carbonio. Le mucche e i ruminanti non creano nuovo carbonio. Fanno parte di un ciclo naturale che sta avvenendo da milioni e milioni di anni.

I principali colpevoli dell’inquinamento sono trasporti, produzione energetica ed elettrica, combustione del carbone e la tecnologia. Le multinazionali stanno cercando di distrarci incolpando questi animali.

Il contenuto che circola sui social presenta informazioni parziali, traendo in inganno chi lo vede.

Il video cita i calcoli fatti dalla Environmental Protection Agency (EPA) degli Usa. L’allevamento dei bovini rientra nella categoria dell’agricoltura, responsabile del 10% delle emissioni di gas serra negli Stati Uniti.

Le emissioni dall’agricoltura e dall’allevamento

Di questo 10%, sempre citando lo stesso report mostrato nel video, la stragrande maggioranza deriva dalla gestione del letame, dalla fermentazione enterica (ovvero quella che avviene nel tratto digerente degli animali), e dalla gestione del suolo, buona parte del quale è destinato a colture che diventano mangimi per gli animali da allevamento.

CO2 e metano

Sotto l’ombrello dei gas serra ricadono numerose sostanze presenti nell’atmosfera, la principale delle quali è l’anidride carbonica (CO2). Per questo motivo, spesso si parla di CO2 equivalente. Viene fatto un calcolo per equiparare il potere riscaldante degli altri gas a quello della CO2, semplificando la lettura di studi e report. Detto ciò, è importante ricordare che non tutti i gas serra hanno lo stesso potere riscaldante e che la CO2 non è l’unico gas serra. Nello specifico, negli Usa, l’11,1% delle emissioni è costituito da metano. Come si può constatare dal grafico successivo, la fermentazione enterica è la principale fonte di emissioni di metano, con il 27% del totale, mentre un’altra fetta consistente della torta è costituita dalla gestione del letame. La fonte della fermentazione, spiega ancora il rapporto, sono al 96% i bovini da allevamento, i quali contribuiscono significativamente anche alla produzione di letame.

Perché il metano è importante

A ciò si aggiunge che l’effetto sul clima del metano è diverso da quello della CO2. Riporta l’EPA come il CH4 sia 28 volte più potente della CO2 sul medio periodo, ovvero 100 anni. Ciò vuol dire che diminuire le emissioni di metano permette di avere degli effetti sul clima molto più rapidi rispetto a ridurre l’anidride carbonica, che continua ad agire con meno forza ma per molto più tempo. Alla luce di queste informazioni, è impossibile affermare che «la carne non causa il cambiamento climatico». Sebbene non sia l’unica fonte di gas serra, l’allevamento degli animali, specialmente quello dei bovini, contribuisce significativamente al cambiamento del clima. Ma quanto, e come esattamente?

Come i bovini contribuiscono al cambiamento climatico

Come evidenziato dall’analisi del Breakthrough Institute, importante centro di ricerca ambientale situato a Berkeley, in California, ci sono principalmente sei modi in cui l’allevamento dei bovini genera gas serra:

  • Fermentazione enterica: il regolare processo digestivo dei ruminanti come bovini e ovini produce metano. È la principale fonte di emissioni di bestiame.
  • Letame: i rifiuti solidi producono sia metano che protossido di azoto. Diversi sistemi di gestione generano diversi livelli di emissioni, con le emissioni di metano tipicamente più elevate quando gli escrementi vengono immagazzinati in sistemi liquidi come le lagune di letame.
  • Produzione di mangimi: la produzione di fertilizzanti emette anidride carbonica e la fertilizzazione delle colture genera emissioni di protossido di azoto. C’è anche una piccola quantità di emissioni legate al trasporto e alla lavorazione dei mangimi.
  • Cambiamento nell’uso del suolo: l’espansione dei pascoli per gli animali e dei terreni coltivati ​​per la coltivazione di colture foraggere comporta la conversione di foreste, praterie e altri terreni. Questo processo immette gas serra nell’atmosfera e priva il pianeta di foreste utili ad assorbire CO2. Un fenomeno molto diffuso in Amazzonia.
  • Energia: l’energia viene utilizzata non solo per produrre fertilizzanti e mangimi, ma anche direttamente nella produzione animale per la ventilazione, il raffreddamento e altre attività.
  • Lavorazione: le emissioni legate alla macellazione del bestiame e alla lavorazione e confezionamento della carne.

Tra il 12% e il 20% delle emissioni di gas serra deriva dalla carne

Venendo ai numeri, dal 2006 sono state condotte numerose analisi sull’impatto degli animali da allevamento nelle emissioni di gas serra. La più conservativa è del 2022 stilata dalla FAO, secondo cui gli animali da allevamento producono il 12% dei gas serra a livello globale. Di questo, solo le vacche da allevamento sono responsabili del 62%, ovvero del 7,4% delle emissioni complessive di gas serra in tutto il mondo. La meno conservativa delle stime è di Xiaoming Xu et Al in uno studio su Nature, secondo cui gli allevamenti producono il 19,6% dei gas serra a livello globale. In questo caso i gas serra dei bovini sarebbero il 12% del totale di tutte le attività umane. La produzione di carne, quindi, si attesta su una quota che viaggia tra il 100% e il 196% dei gas serra prodotti dalle auto e dai furgoni.

Conclusioni

Circola sui social un video in cui si sostiene che le vacche non contribuiscano al cambiamento climatico, traendo la conclusione che il consumo di carne non avrebbe un’influenza sulla quantità di gas serra prodotti dalle attività umane. Il video piega un solo studio riferito agli Stati Uniti a proprio vantaggio, tacendo numerosi altri aspetti che lo smentiscono. In realtà, la produzione di carne nel complesso è responsabile del 12%-20% dei gas serra emessi da tutte le attività umane, in base a come questa quota viene calcolata.

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