Teramo, la denuncia del sindacato di polizia penitenziaria: «Trovati nelle celle coltelli a serramanico e da sub»

L’allarme di Uilpa: «Peccato che, mentre il dott. Nordio studia, il malato muoia, come recita un vecchio adagio popolare, ma fuor di metafora»

«Apprendiamo che nel corso di una perquisizione condotta dalla Polizia penitenziaria nella casa circondariale di Teramo ieri sera e protrattasi fino a notte sarebbero stati rinvenuti numerosissimi coltelli, anche a serramanico e addirittura da sub, nella disponibilità dei detenuti. Inoltre, sarebbero stati trovati e sequestrati telefoni cellulari, smartphone, sostanze stupefacenti e altri oggetti non consentiti. Segno evidente del fatto che le prigioni sono piazze di traffici illeciti assolutamente fuori controllo a dispetto del diuturno sacrificio di 36mila donne e uomini del Corpo di polizia penitenziaria che, sotto organico di 18mila unità, senza adeguati equipaggiamenti e disorganizzati, davvero poco possono fare nello sfascio del sistema». Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria. «Nei penitenziari – prosegue la nota – proliferano violenza, stupri, omicidi, suicidi, traffici illeciti e aggressioni al personale, quest’ultime alla frequenza di 10 al giorno, senza che dal governo muovano concretamente un dito. Stanno ancora studiando il decreto carceri. Peccato che, mentre il dott. Nordio studia, il malato muoia, come recita un vecchio adagio popolare, ma fuor di metafora. Ribadiamo che serve la convocazione di una riunione straordinaria del consiglio dei ministri che affronti l’emergenza a 360 gradi e vari provvedimenti incisivi e a effetto immediato. Domani potrebbe essere troppo tardi».


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