Fabio Rampelli sui giovani di Fratelli d’Italia coinvolti nell’inchiesta di Fanpage: «Hanno sbagliato partito, è giusto metterli alla porta»

Le parole del vicepresidente della Camera al Corriere e a QN. Segre «la ascoltiamo con rispetto. Lei è, e resterà, un punto di riferimento di tutti gli italiani»

«Quei ragazzi hanno sbagliato partito ed è giusto che vengano messi alla porta. Antisemitismo e razzismo sono incompatibili con la nostra natura, prima ancora che con il nostro progetto». Queste le parole di Fabio Rampelli (FdI), vicepresidente della Camera, in un’intervista al Corriere della Sera dopo l’inchiesta di Fanpage sui giovani di Gioventù nazionale e dopo le parole della senatrice a vita Liliana Segre. E priprio su Segre spiega Rampelli «la ascoltiamo con rispetto. Lei è, e resterà, un punto di riferimento di tutti gli italiani. Semmai di troppo sono coloro che hanno fatto quelle dichiarazioni deliranti». Per il vicepresidente della Camera le immagini di Fanpage provocano «rabbia, tanta rabbia. Negli anni ’70 e ’80 si sono fronteggiati a destra due mondi: uno brillante e futurista e uno reazionario. Allora i nostalgici c’erano davvero. Li abbiamo affrontati e sconfitti costruendo una destra moderna. FdI è guidato da chi ha rotto con quegli stereotipi». In un’intervista al QN Rampelli ricorda che «la mozione dibattuta a Fiuggi fu il momento epocale che avrebbe reciso per sempre qualsiasi tentazione nostalgica, di maniera o di sostanza. La vergogna incommensurabile delle leggi razziali brucerà per sempre nella coscienza degli italiani. Per me vale ieri, vale oggi e per sempre». E sulle difficoltà nel definirsi antifascisti replica: «Se non ci fossero stati così tanti morti ammazzati, amici, bambini, famiglie distrutte dall’antifascismo militante che ha avvelenato gli anni ’70 e ’80 questo problema non si porrebbe. Sono contro il nazismo, il comunismo e il fascismo. Penso possa bastare».


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