Taranto, i dubbi di Michele Riondino su Fedez: «Bene la donazione per i bimbi malati. Ma perché qui non c’è mai venuto?»

Le perplessità del regista di “Palazzina Laf” dopo l’annuncio del rapper/influencer

Esprime perplessità il regista Michele Riondino sulla scelta di Fedez, che lo scorso 21 giugno a margine di un incontro con il Codacons a Taranto ha annunciato una donazione per il reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale della città jonica. Un gesto che ai più critici è apparso come un modo di pulirsi la coscienza dopo il caso Balocco che ha investito Chiara Ferragni. «La domanda ce la siamo posta pure noi», ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno Riondino, che ha da poco portato nei cinema Palazzina Laf, film che racconta i casi di mobbing all’interno dell’Ilva di Taranto ai tempi della gestione dell’impianto siderurgico della famiglia Riva. In ogni caso, chiarisce il regista: «Non vogliamo togliere attenzione a Taranto, è bene che se ne parli». Eppure non nasconde alcune perplessità, svelando che in passato Fedez non era sembrato particolarmente interessato ad aiutare i tarantini.


«Nei reparti oncologici si respira umanità»

«Non so però cosa sia venuto Fedez a fare e come la farà. Fa strano che sia arrivato senza avvisarci, senza rivolgersi a chi si occupa del problema da decenni, come noi che organizziamo l’Uno Maggio Taranto. In passato abbiamo chiamato diverse volte Fedez a esibirsi sul palco e non abbiamo mai ricevuto considerazione. Sono contento che ora si esponga con una donazione laddove ci sono medici e infermieri che andrebbero santificati perché combattono in prima linea una guerra», commenta Riondino amareggiato. «Invito tutti – aggiunge – a fare un giro nei reparti oncologici, un posto di morte dove si respira un’umanità che fa bene al cuore. Quanto all’alleanza di Fedez con il Codacons, avremmo potuto organizzare un incontro di wrestling in piazza a Taranto e avremmo potuto raccogliere molto di più»


Leggi anche: