Le narrazioni fuorvianti sul sessuologo tedesco Magnus Hirschfeld e la pedofilia
Circola una biografia fuorviante relativa al medico e sessuologo tedesco Magnus Hirschfeld. Oltre a riportare riferimenti definibili antisemiti nei suoi confronti, viene accusato di vestirsi da donna e di aver sostenuto la pedofilia. Tale narrazione va in conflitto con le sue idee.
Per chi ha fretta
- Non viene considerato «il padre del transessualismo».
- Hirschfeld era un difensore dei diritti degli omosessuali e gli viene attribuita l’origine della parola «travestito».
- Non si trova alcun riscontro in merito al travestirsi da donna.
- Hirschfeld era noto in Germania e il suo operato venne diffamato e distrutto dai nazisti.
- Non era affatto un sostenitore della pedofilia.
- Secondo Hirschfeld, la pedofilia risulta essere qualcosa di spregevole, patologico e paragonabile all’omicidio.
- Era un sostenitore della castrazione nei confronti dei pedofili.
Analisi
Ecco il testo riportato in uno dei post Facebook:
Pedofilia, trans, femminismo e gender. Sono in pochi a sapere che le origini di queste perversioni sono state portate dai filosofi askenaziti della scuola di Francoforte e da Magnus Hirschfeld. L’uomo in foto è Magnus Hirschfeld. Hirschfeld era un sessuologo tedesco di origini askenazite. È considerato il padre del transessualismo e lui stesso era affetto da tale devianza poiché amava travestirsi da donna. Nel suo “istituto per la scienza sessuale”, c’era spazio per ogni genere di di perversioni. C’era pornografia gay, libri sulla bestialità e sulla pedofilia. I bambini delle scuole venivano portati in visita presso questo istituto. Queste sono le origini del gender. Queste sono le origini dello sdoganamento della pedofilia.
Il testo è in parte ripreso da un post del canale Telegram di Cesare Sacchetti, personaggio noto alla sezione Fact-checking di Open:
La definizione usata dall’area antisemita
Come riportato dall’enciclopedia Britannica, Hirschfeld nacque nell’attuale Polonia da genitori ebrei. In quanto ebreo, viene definito di «origini askenazite». Il termine «aschenazita» viene usato non per il suo significato originale, ma ai fini della propaganda antisemita per indicare gli ebrei come “cattivi e onnipotenti” che ordiscono oscure trame «da dietro le quinte dei potentati internazionali».
Non è il «padre del transessualismo»
Partiamo dalla definizione di transessualismo riportata dall’enciclopedia Treccani:
(o transessualità) Termine con il quale si indica la non coincidenza tra appartenenza sessuale biologicamente determinata e identità di genere soggettivamente percepita; con tale definizione si intende ricomprendere un’ampia varietà di comportamenti e attitudini messi in atto da individui che per orientamento sessuale, identità e/o espressione di genere e caratteristiche anatomiche non corrispondono ai modelli socialmente condivisi del binarismo maschio/femmina e dell’eterosessualità. Il raggiungimento di una corrrispondenza tra sesso biologico e identità di genere può talora essere raggiunto mediante interventi chirurgici e trattamenti ormonali in grado di indurre la comparsa di caratteristiche fisiche proprie del sesso cui il soggetto ritiene di appartenere.
Considerando l’enciclopedia Britannica, Hirschfeld non inventò il termine transessualismo e non viene indicato come tale. Inizialmente, il medico tedesco sostenne l’esistenza di diversi tipi di variazioni sessuali naturali riscontrate negli esseri umani, considerando l’emafroditismo, l’omosessualità e il travestitismo. Per quanto riguarda quest’ultima, sempre secondo la Britannica, gli verrebbe accreditato il fatto di aver coniato il termine «travestito» che all’epoca non era considerato un insulto, contrariamente ad oggi. Come riportato dall’Encliclopedia dell’Olocausto, Hirschfeld collaborò con la polizia di Berlino per rilasciare dei pass chiamati “Transvestitenschein” (“certificati di travestito”) per aiutare e proteggere le persone dalle molestie da parte delle stesse autorità.
Non vi sono riscontri in merito al travestirsi da donna. Di fatto, Hirschfeld era un medico e studioso della sessuologia, tanto che nel 1919 aprì il primo Istituto di sessuologia al mondo a Berlino. Il suo lavoro venne poi distrutto dai nazisti nel 1933.
Il tema della pedofilia e le punizioni
In merito al tema della pedofilia, all’interno del sito della Società Magnus Hirschfeld di Berlino troviamo un intero capitolo sul cosiddetto “Infantilismo” dove si riporta che Hirschfeld raccomandava la castrazione per i molestatori di bambini per tre motivi: per punirli, per prevenire che avessero figli e come “guarigione”.
Nel capitolo si parla di diverse forme di infantilismo, tra queste quello psicosessuale dove veniva inserita la pedofilia. Secondo Hirschfeld e i suoi colleghi dell’Istituto, bisognava giudicare diversamente i molestatori dei bambini rispetto a chi è solo attratto da coloro che non hanno raggiunto la maturità sessuale. Riguardo agli omosessuali, tracciava una netta linea di separazione con la pedofilia: Hirschfeld considerava l’omosessualità come naturale, mentre la pedofilia come spregevole, patologico e paragonabile all’omicidio.
Conclusioni
Contrariamente a quanto diffuso via social da diversi canali, Magnus Hirschfeld non era affatto un sostenitore della pedofilia in quanto la definiva qualcosa di deplorevole e da punire con la castrazione.
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