I due carabinieri che chiedevano mazzette a un dentista: condannati per danno d’immagine all’Arma
Due ex carabinieri dei Nas – Nucleo antiisofisticazione e sanità – di Firenze, Antonio Barrasso e Luigi Aprile, già condannati in sede penale per tentata concussione, dovranno risarcire l’Arma per le loro azioni. La Corte dei conti ha disposto il pagamento, da parte di ciascuno, di una somma di 16 mila euro. La stessa cifra era stata chiesta dai due a uno studio odontoiatrico. Una mazzetta da 32 mila euro totali, per avere un certo riguardo durante i controlli svolti durante la prima fase dell’emergenza Covid. Barrasso e Aprile erano stati arrestati in flagranza nel mese di aprile del 2020. Con la loro condotta hanno causato un danno alla reputazione dell’Arma, minando «la fiducia dei cittadini nella correttezza dell’azione amministrativa».
I giudici della Corte dei conti hanno tenuto anche conto del «clamore» suscitato sui media dalla vicenda. E, nella sentenza, hanno scritto: «Nel momento più critico e incerto dell’emergenza pandemica, invece di dedicarsi all’attività di controllo circa il rispetto della normativa di prevenzione della diffusione del Covid-19, orchestravano – di concerto con un privato delatore ed intermediario – un’ispezione preordinata a incutere nella titolare dello studio dentistico controllato il timore di sanzioni del tutto sproporzionate rispetto alle lievi irregolarità riscontrate, al fine di ottenere il pagamento di un’ingente somma di denaro». E ancora: «È evidente, pertanto, che il danno all’immagine sofferto dall’amministrazione sia causalmente riconducibile alla condotta criminosa, estremamente grave sotto l’aspetto umano e professionale, in quanto caratterizzata dal completo spregio del nucleo essenziale dell’attività dell’Arma dei carabinieri che consiste nella tutela della legalità».
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