Assalto a Capitol Hill, la Corte Suprema concede l’immunità parziale a Donald Trump «solo sugli atti ufficiali»

La decisione dei supremi giudici è stata presa con 6 voti a favore e 3 contrari. Esulta il candidato repubblicano: «Grande vittoria per la democrazia»

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha concesso una parziale immunità presidenziale a Donald Trump nell’ambito del processo per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. L’immunità, però, riguarda solo gli atti ufficiali, ossia le azioni prese nei suoi poteri costituzionali. Per quanto riguarda gli atti privati, invece, la Corte Suprema ha stabilito che l’ex presidente americano non è titolato all’immunità. La decisione – arrivata con sei voti a favore, quelli dei giudici conservatori, e tre contrari, quelli dei giudici liberali – consentirà dunque al processo di proseguire ma con qualche rallentamento, dovuto proprio alla necessità da parte degli inquirenti di distinguere tra atti ufficiali e atti privati.


È la prima volta nella storia degli Stati Uniti che la Corte Suprema dichiara che un ex presidente può essere protetto da accuse penali in alcuni casi. «Grande vittoria per la nostra costituzione e la democrazia. Orgoglioso di essere americano!», esulta l’ex inquilino della Casa Bianca commentando la decisione dei giudici sul suo social media Truth. Reazione opposta da parte della campagna di Joe Biden, secondo cui «la sentenza odierna non cambia i fatti». Trump, ricorda lo staff del presidente Usa, «ha incoraggiato una folla a rovesciare i risultati di un’elezione libera e giusta» ed è «rimasto inerte mentre la folla attaccava violentemente il Campidoglio». Donald Trump resta imputato anche in altri due processi: uno relativo ai documenti segreti portati dalla Casa Bianca alla sua villa di Mar-a-Lago e l’altro per il tentativo di ribaltare il voto in Georgia.


In copertina: Donald Trump durante un evento elettorale a Philadelphia, in Pennsylvania 22 giugno 2024 (EPA/Shawn Thew)

Leggi anche: