Giorgia Meloni sulle elezioni in Francia: «Non ci sono più barriere tra le forze alternative alla sinistra»

Positivo anche il vicepremier Antonio Tajani aggiunge: «Lavoreremo con qualsiasi governo, l’importante è avere stabilità»

Il voto in Francia dimostra che si stanno superando le vecchie barriere tra le forze alternative alla sinistra. È questa la lettura che dà Giorgia Meloni dei risultati del primo turno delle elezioni legislative francesi, che hanno visto trionfare il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella con il 33% circa delle preferenze. Domenica 7 luglio si terrà il ballottaggio. Un appuntamento che assomiglia sempre di più a un referendum sull’ultradestra, con la coalizione di sinistra del Nuovo Fronte Popolare (seconda al 28%) e il fronte presidenziale di Emmanuel Macron (terzo al 20%) che intendono unire le forze per strappare più seggi possibili al Rassemblement National. «Per la prima volta il partito di Le Pen ha avuto degli alleati già dal primo turno e per la prima volta mi pare che anche i Républicain siano orientati a non partecipare al cosiddetto fronte repubblicano», osserva Giorgia Meloni a proposito dei risultati delle elezioni francesi.


«Ovviamente preferisco la destra»

Conversando con alcuni giornalisti, la premier italiana ci ha tenuto a congratularsi con il Rassemblement National «per la netta affermazione al primo turno». Quanto al ballottaggio, ha aggiunto Meloni, «io tratto sempre con rispetto le dinamiche politiche ed elettorali delle altre nazioni. Certo, siamo di fronte a uno scenario molto polarizzato dove ovviamente preferisco la destra». Secondo la presidente del Consiglio, ciò che sta avvenendo in Francia ha un che di già visto. «Qualcosa, sia pure in forme diverse, avviene da noi: il tentativo costante di demonizzare e di mettere all’angolo il popolo che non vota per le sinistre è un trucco che serve a scappare dal confronto sul merito delle diverse proposte politiche, ma vi cadono sempre meno persone», ha aggiunto Meloni.


Tajani: «L’importante è avere stabilità»

A commentare l’esito delle elezioni francesi sono anche i due vicepremier. Matteo Salvini, leader della Lega e storico alleato di Le Pen, ha detto che «l’allarme estremismo è folle», perché il Rassemblement National non è un partito «di estrema destra, ma un movimento alternativo alla sinistra». Più cauto Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia: «Io sono preoccupato dai rischi di instabilità, l’importante è che l’Europa riesca ad essere stabile, prima di fare qualsiasi commento dobbiamo aspettare il voto del ballottaggio, ma quello che è importante è la stabilità in Francia, perché la stabilità in Francia significa anche stabilità dei mercati. Noi lavoreremo con qualsiasi governo sia scelto dai cittadini francesi», ha commentato il titolare della Farnesina.

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