Festa abusiva sull’Isola delle Femmine, parla il dj: «Volevamo solo girare un videoclip, non fare danni» – Il video
Il party abusivo sull’Isola delle Femmine, nel Palermitano, «non era una festa, ma un videoclip commissariato dai fratelli gemelli, Vito e Antonio Triolo, entrambi medici». Lo afferma Maurizio Giglio, ex sottufficiale della Guardia Costiera e dj inquadrato nei video dell’evento. È lui che ha fatto ballare i circa 200 invitati alla festa di compleanno dei due gemelli palermitani nella riserva protetta e off limits anche per i turisti. «Avevano l’autorizzazione da parte della proprietaria dell’isolotto, la Marchesa Paola Pilo Bacci, per realizzare il video per esaltare le bellezze dell’isola», spiega il deejay, in arte «Mauriziotto». Pare invece che l’autorizzazione non ci fosse affatto. E la festa, che si è svolta sabato 29 giugno, è stata interrotta dalla Guardia di Finanza e dalla Capitaneria di Porto. La procura di Palermo ha aperto un fascicolo su quanto accaduto.
La spazzatura in giro per l’isola
Vincenzo Di Dio – direttore della Lipu, che gestisce la riserva naturale – ha raccontato di aver fatto un sopralluogo sull’isola dopo l’evento e di aver trovato in terra cicche di sigarette, bottiglie di vetro, di plastica e tanti bicchieri. A rispondere alle polemiche è ora Maurizio Giglio, che precisa di non essere l’organizzatore dell’evento sull’isolotto e di aver semplicemente accettato di fare da dj per il videoclip. «Ho letto l’autorizzazione da parte della proprietaria e mi è stato garantito che erano stati avvertiti sia la Capitaneria di Porto che l’ente gestore per la realizzazione del videoclip. Poi si sa come è finita», spiega l’ex sottufficiale della Guardia Costiera.
La festa al Beach Club
In ogni caso, assicura Giglio, «non c’era alcuna volontà di danneggiare l’isola, ma realizzare un video sui quattro elementi fondamentali della natura per i filosofi greci: acqua, aria, terra e fuoco». I piani originali, secondo quanto raccontato dal dj, prevedevano di fare una festa al Beach Club. «Non c’è niente di lucro, lì volevamo fare il party per il video, ma ci stava trasferendo quando sono intervenute le autorità, che ci hanno bloccato e fatto scendere in sicurezza», aggiunge Giglio.