L’Ue approva la quinta rata del Pnrr: l’Italia incassa altri 11 miliardi per ambiente e digitalizzazione. Meloni: «Smentito chi ci tifava contro» – Il video
Via libera della Commissione europea alla quinta rata del Pnrr italiano. Oggi, martedì 2 luglio, l’esecutivo Ue ha pubblicato una valutazione preliminare positiva che prelude al pagamento della quinta tranche. La richiesta presentata dal governo italiano lo scorso dicembre riguardava 52 traguardi e obiettivi per una cifra di 10,6 miliardi di euro, al netto del prefinanziamento da 1,6 miliardi. Dopo la revisione dell’esecutivo di Giorgia Meloni, l’importo della richiesta di rata è salito a 11,1 miliardi: 3,2 di sovvenzioni a fondo perduto e 7,9 di prestiti da restituire a un tasso conveniente. Con l’ok preliminare arrivato oggi da Bruxelles, i pagamenti approvati nell’ambito del Pnrr italiano si apprestano a salire ora a 113,5 miliardi sui 194,4 complessivamente stanziati dal maxi-fondo Ue per la ripresa post-pandemia.
I progetti finanziati con la quinta rata
Dei 52 traguardi e obiettivi della quinta rata del Pnrr italiano, 9 riguardano la transizione ecologica. Tra i risultati raggiunti dall’Italia e valutati positivamente da Bruxelles c’è la chiusura di 22 discariche illegali su 34 totali, ossia il 60% del totale. Sono stati apprezzati poi i miglioramenti sulla raccolta differenziata dei rifiuti, che hanno portato a una riduzione del 9% del divario tra la media nazionale e la regione con i risultati peggiori. C’è poi il capitolo dedicato alla mobilità sostenibile, con 200 chilometri di nuove piste ciclabili metropolitane e 231 chilometri di infrastrutture per il trasporto pubblico. Nella transizione digitale della pubblica amministrazione erano previsti 17 traguardi e obiettivi. Al 31 dicembre 2023, altre 6.678 pubbliche amministrazioni hanno adottato il sistema di pagamento digitale PagoPA (+71% dal 2021) e hanno aggiunto il servizio con l’app «Io» 10.675 pubbliche amministrazioni (+251% del 2021). Gli altri obiettivi riguardano le misure per rafforzare l’ambiente imprenditoriale, le politiche sociali e la sanità. Per quest’ultimo punto, per esempio, sono stati promossi progetti di telemedicina (almeno uno in ogni regione italiana) e sono stati forniti aiuti a 500 farmacie in piccole comunità.
Meloni: «Un’ottima notizia»
Poco dopo il via libera della Commissione europea al pagamento della quinta rata del Pnrr, è la premier Giorgia Meloni la prima ad esultare. «È un’ottima notizia per l’Italia e per i cittadini, che – precisa non senza polemica la presidente del Consiglio – smentisce ancora una volta quanti avevano scommesso sul fallimento di questo governo, quanti speravano in cuor loro che l’Italia potesse perdere i soldi dell’Europa per ottenere magari un vantaggio elettorale. Non è andata così». L’Italia, rivendica invece Meloni, «è al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del Pnrr», nel senso che siamo lo Stato membro che ha ricevuto finora l’importo maggiore in termini assoluti: 113,5 miliardi di euro a fronte dei quasi 194,5 miliardi previsti, ovvero il 58,4% del totale del nostro Pnrr. «Ovviamente il nostro lavoro non si ferma qui, va avanti senza sosta. Solo pochi giorni fa – aggiunge la presidente del Consiglio – abbiamo inoltrato la sesta richiesta di pagamento da 8 miliardi e mezzo di euro e anche su questo siamo i primi in Europa».
In copertina: La premier Giorgia Meloni e il ministro Raffaele Fitto in Senato (ANSA/Fabio Frustaci)
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