Roma, le 10 studentesse che accusano il prof: «Molestate durante le interrogazioni»

La procura ha aperto un’inchiesta, lui è finito ai domiciliari e con l’inibizione all’insegnamento

Un professore di un istituto paritario a Nord di Roma deve fronteggiare l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di 10 sue studentesse tra gli 11 e i 12 anni. Secondo l’accusa il docente agiva nel corso delle interrogazioni alla lavagna, negli esami di disegno o durante la ricreazione. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta, lui è finito ai domiciliari e con l’inibizione all’insegnamento. La richiesta di rinvio a giudizio è datata aprile 2024. Gli atti sarebbero stati commessi tra dicembre 2022 e maggio 2023. Gli atti parlano di una violenza consistita in azioni «repentine e insidiose», tali da «impedire una pronta difesa», come fa sapere oggi l’edizione romana di Repubblica. Agli atti ci sono la segnalazione della dirigente scolastica e le mail delle mamme.


Alcune di loro sono state vittime del prof anche cinque o dieci volte, secondo l’accusa. Le alunne sono in tutto una decina. Tra loro c’è chi ha detto di aver paura di incontrarlo o di seguire altre lezioni con lui. Oggi il giudice dell’udienza preliminare deciderà sul rinvio a giudizio. Tra le aggravanti c’è il fatto di aver presuntamente commesso i reati in un istituto d’istruzione e ai danni di under 14.


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