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Usa, Biden contro la Corte suprema: «La parziale immunità a Trump è un precedente pericoloso»

02 Luglio 2024 - 08:32 Redazione
«Non ci dovrebbero essere re in America», afferma l'inquilino della Casa Bianca, «nessuno è al di sopra della legge, nemmeno il presidente»

Sei giudici a favore dell’immunità a Donald Trump, in merito alla vicenda dell’assalto a Capitol Hill, tre contrari. La Corte suprema degli Stati Uniti, i cui membri – al momento – rispecchiano una maggioranza repubblicana, ha stabilito per l’ex presidente americano un’esenzione dal giudizio nell’alveo degli atti ufficiali, ossia quelle azioni compiute durante l’espletamento suoi poteri costituzionali. Perciò, in queste ore, si parla di immunità parziale, che non riguarda gli atti privati. Contro la sentenza si è scagliato Joe Biden. L’attuale inquilino della Casa Bianca, in un discorso di qualche minuto, l’ha definita «un precedente pericoloso», poiché sfilaccia il principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge e «mina lo stato di diritto».

La corte suprema

Biden ha fatto sue le parole della giudice “Democratica” Sonia Sotomayor, che ha criticato la sentenza, ripetendo la sua frase: «Sono dissenziente». E ha aggiunto: «Questa nazione è stata fondata sul principio che non ci sono re in America. Ciascuno di noi è uguale davanti alla legge. Nessuno è al di sopra della legge, nemmeno il presidente degli Stati Uniti». Trump potrebbe non avere, quindi, alcuna implicazione penale per il presunto coinvolgimento nell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021. «La decisione della Corte suprema sull’immunità presidenziale significa quasi certamente che non ci sono praticamente limiti a ciò che il presidente può fare. Questo è un principio fondamentalmente nuovo. È un precedente pericoloso, perché il potere dell’ufficio non sarà più limitato dalla legge, compresa la Corte suprema negli Stati Uniti, gli unici limiti saranno autoimposti dal solo presidente», ha aggiunto Biden.

Il ritiro

Per il candidato democratico alle elezioni del prossimo novembre, dovranno essere gli elettori, ora, a stabilire se un eventuale ritorno di Trump alla Casa Bianca possa essere auspicabile, alla luce del carattere del Repubblicano e delle sue capacità di limare da solo i propri comportamenti. «Adesso, il popolo americano deve fare quello che la Corte suprema avrebbe dovuto essere disposta a fare e non farà. Il popolo americano deve esprimere un giudizio sul comportamento di Trump. Il popolo americano deve decidere se vuole affidare, ancora una volta, la presidenza a Trump, sapendo che sarà più incoraggiato a fare ciò che vuole, ogni volta che lo desidera».

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