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Dai «barilla» fascisti a D’annunzio «estetista»: gli strafalcioni degli studenti (e dei prof) agli orali della Maturità

03 Luglio 2024 - 15:33 Ygnazia Cigna
L'elenco delle perle dei maturandi di quest'anno

I «barilla» fascisti, il «cespuglio» (al posto della siepe) di Leopardi, D’Annunzio «estetista». Sono solo alcune delle perle inestimabili uscite dagli studenti durante gli esami orali della Maturità. Gli strafalcioni di quest’anno, raccolti dal portale Skuola.net, spaziano in tutte le materie, ma storia e letteratura sembrano aver avuto la peggio. Tra gli svarioni, un candidato ha sostenuto che il Muro di Berlino è crollato nel 1948 (e non nel 1989), mentre un altro ancora ha dichiarato che la Costituzione Italiana risale al 1968, spostandola in là di un ventennio. Ma non finisce qui: le Foibe e l’atomica sul Giappone sarebbero avvenute durante la Prima Guerra Mondiale, mentre Verga sarebbe stato un «progressista» e la Divina Commedia opera di «Garibaldi». Tra le perle geografiche, spicca uno studente che sembra quasi aver lasciato intendere che i Puffi esistono davvero e vivono al confine tra Europa e Asia: quando gli è stato chiesto come si chiama il braccio di mare che collega il Mar Egeo al Mar di Marmara, ha risposto, senza esitazione, «Stretto di Gargamella», confondendo il famigerato nemico dei Puffi con lo Stretto dei Dardanelli.

Gli strafalcioni (anche dei prof) in storia, arte e letteratura

Il Ventennio fascista e il primo Novecento sono stati protagonisti di svarioni memorabili. Una studentessa ha ipotizzato che il regime fascista avesse sfruttato il marketing per promuoversi con i «barilla» anziché i «balilla». Un altro candidato ha spostato la Marcia su Roma al 28 giugno 1922, e c’è chi ha detto che l’Italia, tra il ’39 e il ’45, era «sotto l’influenza comunista». E mentre una ragazza, parlando dell’Olocausto, ha sostenuto che gli ebrei sono stati deportati «nei campi di concentrazione», un’altra ancora ha attribuito il genocidio ai russi. Sul fronte letterario, la poesia X Agosto (“Dieci Agosto”) è stata pronunciata nei modi più assurdi, da «Per Agosto» a «Ics Agosto». Per quanto riguarda il mondo dell’arte, Paolo Picasso ha fatto la sua comparsa al posto di Pablo, e la sua Guernica è stata descritta come un’opera «a colori». Giovanni Pascoli è diventato un pittore, e La persistenza della memoria di Dalì è stata attribuita a Marcel Proust. Ma non è tutto. Anche i professori non sono stati immuni dagli strafalcioni. Un commissario d’esame non ha riconosciuto Freud in una foto iconica, mentre un’altra docente ha affermato che le centrali nucleari funzionano a combustione.

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