Serena Bortone punita per il caso Scurati, per la conduttrice 6 giorni di sospensione dai vertici Rai

La giornalista aveva denunciato sui social la censura del monologo dello scrittore sul 25 aprile. Per l’azienda ha rotto il vincolo di riservatezza

La conduttrice Serena Bortone è stata punita dai vertici della Rai con sei giorni di sospensione. Bortone era stata sottoposta a procedimento disciplinare, dopo che sui social aveva denunciato la mancata messa in onda del monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. L’intervento dello scrittore era previsto inizialmente nel programma «Che sarà…», salvo poi saltare all’ultimo e scatenando dure polemiche e accuse di censura contro la Rai.


Il vincolo di riservatezza

Bortone era accusata di aver violato il vincolo di riservatezza richiesto ai dipendenti dell’azienda. Vincolo rotto con la pubblicazione su Instagram della sua denuncia. Sul caso la Rai aveva spiegato che il monologo era stato annullato per divergenza sul compenso allo scrittore. Versione sempre negata da Scurati. Una comunicazione interna aveva poi rivelato che all’origine dello stop del monologo ci sarebbero stati «motivi editoriali».


L’ad Sergio: «Doveva essere licenziata»

Alla Festa del Foglio nelle scorse settimane, l’amministratore delegato Roberto Sergio aveva detto che secondo lui Bortone avrebbe meritato il licenziamento. «A nessun dipendente di nessuna azienda sarebbe consentito di dire cose contro l’azienda in cui lavora». In quell’occasione, Sergio aveva negato alcun tentativo di censura. E aveva spiegato di aver mandato «un Whatsapp a Bortone» con cui le invitata «a mandare in onda il monologo». Nella versione di Sergio, lo scrittore aveva deciso di non andare in onda perché «non veniva pagato».

Il programma cancellato dai palinsesti

Per la prossima stagione televisiva, il programma «Che sarà…» non sarebbe stato inserito nei palinsesti. Bortone dovrebbe condurre un programma il sabato sera su Rai3. Si tratterà di un appuntamento meno incentrato sull’attualità, ma più su temi culturali e di costume. Ma i dettagli sarebbero ancora da definire.

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