Il ministro Sangiuliano fischiato al Festival di Taormina, ma la clip su Rai Uno va in onda solo con gli applausi – Il video

La replica di viale Mazzini: «Il programma non è una produzione interna, ma chiederemo spiegazioni»

Che fine hanno fatto i fischi al ministro Gennaro Sangiuliano durante il Taobuk Festival di Taormina? A poco più di una settimana dalla gaffe su Galileo Galilei e Cristoforo Colombo, il ministro della Cultura si ritrova al centro di una nuova polemica. Tutto parte sui social, con alcuni video realizzati durante la serata inaugurale del Taobuk Festival di Taormina che mostrano il momento in cui Sangiuliano viene fortemente fischiato dal pubblico presente. Niente di particolarmente eclatante, se non fosse che quelle stesse immagini vengono poi trasmesse su Rai Uno mentre in sottofondo non si sento più fischi, bensì applausi.


Il Pd all’attacco

«Quando la tv di Stato manipola e censura la realtà dei fatti per nascondere i fischi a un esponente di governo, allora è la prova conclamata che i dirigenti della TV di Stato agiscono come fossimo in un regime autoritario», denuncia sui social Francesco Verducci, senatore del Pd e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai. In una nota, i deputati dem parlano di episodio «vergognoso, degno della tv di Stato Kim Jong-Un».


La replica della Rai

Alla fine, è la stessa Rai a intervenire sulla vicenda e provare a placare le polemiche. «In riferimento al presunto intervento sugli effetti sonori durante l’intervento del ministro della Cultura Sangiuliano […], Rai precisa che il programma non è una produzione interna, ma è stato fornito dall’Associazione Taormina Book Festival, che lo ha realizzato, curandone ogni aspetto produttivo, senza alcun coinvolgimento di mezzi e personale Rai», si legge in una nota di viale Mazzini. Quanto alle accuse di censura mosse dal Pd, i dirigenti Rai annunciano che «l’azienda chiederà comunque spiegazioni per fare completa chiarezza su quanto accaduto».

In copertina: Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, durante un evento a Roma, 26 giugno 2024 (ANSA/Massimo Percossi)

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