Chiara Ferragni si arrende all’Antitrust: pagherà 1,2 milioni per le uova di Pasqua. L’influencer: «Ecco perché non accadrà di nuovo» – Il video

Le società dell’imprenditrice si sono anche impegnate a separare la beneficenza dalle attività di promozione

Chiara Ferragni si arrende all’Antitrust e paga 1,2 milioni di euro per chiudere il contenzioso sulle uova pasquali. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha fatto sapere che tutte le società parti del procedimento hanno presentato impegni che sono stati valutati positivamente. L’impegno più rilevante prevede che siano devoluti a “I Bambini delle Fate”, nell’arco di tre esercizi finanziari, almeno 1,3 milioni (ovvero il 5% dei rispettivi utili distribuibili, con un minimo complessivo di 1,2 milioni per il triennio). L’authority ricorda che l’istruttoria era stata avviata nei confronti delle società riconducibili all’influencer (Fenice, Tbs Crew e Sisterhood) e di Cerealitalia, società produttrice del dolce e titolare del marchio “Dolci Preziosi”. Anche Cerealitalia darà 100 mila euro.


L’istruttoria

Tutte le società parti del procedimento hanno presentato impegni che sono stati valutati positivamente e resi vincolanti nei loro confronti dall’Antitrust. Oltre agli impegni di devoluzione finanziaria, le società si sono impegnate a separare in modo netto e permanente le attività con finalità commerciali (promozione e vendita di prodotti e/o servizi) da quelle con finalità benefiche. E questo per eliminare alla radice ogni rischio di diffondere comunicazioni commerciali non corrette sull’eventuale contributo che i consumatori possono fornire a iniziative benefiche tramite l’acquisto di prodotti o servizi. L’Autorità verificherà la piena e corretta attuazione degli impegni da parte delle società, e in caso di inottemperanza, oltre a riaprire il procedimento, potrà applicare una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 10 milioni di euro. Qualora l’inottemperanza sia reiterata, potrà disporre anche la sospensione dell’attività di impresa per un periodo non superiore a trenta giorni.


La nota di Ferragni

Nel frattempo, è la stessa Chiara Ferragni a intervenire sulla vicenda. «Tbs Crew e Fenice formalizzeranno regolamentazioni interne per il corretto svolgimento delle attività di comunicazione e marketing», annuncia l’influencer in un video pubblicato sui suoi canali social. Alle sue parole fa seguito poi la nota pubblicata da Tbs Crew e Fenice, in cui comunicano che l’Antritrust ha giudicato gli impegni presi dalle due aziende «idonei a garantire la tutela dei consumatori». In aggiunta a quanto descritto sopra, le due società riconducibili a Ferragni si sono impegnate anche a dotarsi «di un’autoregolamentazione interna relativa alle attività di comunicazione e marketing, anche ispirata alle più recenti best practice in materia, munita di presìdi che ne garantiscano l’enforcement e accompagnata dall’organizzazione di training periodici a beneficio dei dipendenti».

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