Giacomo Bozzoli: la compagna e il figlio sono rientrati in Italia. Lui prosegue la sua fuga da solo

Antonella Cozzoli e il figlio della coppia sono già a Brescia. Avevano fatto perdere le loro tracce dopo la condanna della Cassazione nei confronti dell’imprenditore. E ora spunta l’ipotesi di un depistaggio: chi ha guidato la Maserati mentre l’uomo si trovava già in Spagna?

Ci sono novità sulla latitanza di Giacomo Bozzoli, l’uomo che ha lasciato l’Italia prima della sentenza della Corte di Cassazione che lo ha condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio. Rientrano in Italia la compagna Antonella Colossi e il loro bambino, allontanatisi con lui. Sull’uomo spicca un mandato di arresto europeo. Ha il passaporto scaduto e avrebbe presentato la sua carta d’identità in un albergo in Spagna. Un documento che è finito nel database delle polizie europee facendo scattare l’allerta per seguire le tracce del latitante anche nel territorio iberico. Nelle ultime ore Bozzoli sarebbe passato dalla Francia per raggiungere poi il sud della Spagna. Ora, dopo la scoperta dell’hotel prenotato la decisione: Giacomo Bozzoli proseguirà la sua fuga da solo il resto della famiglia è invece rientrato da Marbella. Sono stati i genitori di lei a chiamare i carabinieri per avvisare che la donna e il bambino avevano fatto rientro in Italia. Dal 1 luglio in un altro albergo sempre la stessa località spagnola è risultato registrato solo il passaporto di lei mentre l’imprenditore sembra esser svanito nel nulla.


La carta d’identità registrata in Spagna

Il documento di Giacomo Bozzoli risulta essere stato registrato in un albergo in Spagna dal 20 al 30 giugno. Dal 1 luglio il nome dell’imprenditore 39enne bresciano è scomparso dai radar. Secondo fonti investigative l’uomo era in compagnia della sua Antonella e del bambino, ma questo aspetto non è ancora stato chiarito. C’è quindi un’ipotesi: forse è stato un depistaggio quello messo in atto la mattina del 24 giugno quando tra le 5.51 e le 6.03 la Maserati Levante intestata all’uomo era stata registrata dai lettori di targa tra Manerba del Garda e Desenzano, in provincia di Brescia. Chi era al volante dell’auto? Quella segnalazione ha concentrato le attenzioni degli inquirenti in Italia mentre l’uomo, di fatto, si sarebbe già trovato all’estero.


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