Giacomo Bozzoli ancora in fuga, interrogata la compagna a Brescia: «Non so dove sia, ho perso la memoria la sera della sentenza»
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Si infittisce la trama della fuga di Giacomo Bozzoli, su cui pende un mandato di arresto europeo dopo che la Cassazione lo ha condannato all’ergastolo per l’omicidio di suo zio. Oggi – 5 luglio – sono rientrati in Italia Antonella Colossi, compagna di lui, e il figlio della coppia. Entrambi avrebbero passato qualche giorno con l’imprenditore all’estero, dove iniziava la sua latitanza. La donna, che è tornata a Brescia, è stata subito messa sotto interrogatorio da parte del comando dei carabinieri della provincia. Tuttavia, benché ritenuta persona informata dei fatti, le sue deposizioni sono state infarcite di tantissimi «non so» e «non ricordo».
Il racconto di Antonella Colossi
«Dopo la sentenza di condanna ho avuto uno shock e ho perso la memoria», ha detto ai carabinieri, «fino alla sera della sentenza io, Giacomo e nostro figlio siamo stati insieme. Non so che fine abbia fatto Giacomo mentre io e mio figlio siamo tornati in Francia con un passaggio in auto e poi mi sono ritrovata su un treno per Milano». I militari vorrebbero ricostruire i loro spostamenti: la donna ha riferito di aver dormito con il compagno e il figlio a Cannes dopo aver lasciato l’Italia e di aver perso il suo telefono cellulare proprio durante il soggiorno in Costa Azzurra. Poi avrebbero trascorso alcuni giorni con il figlio in Spagna, a Marbella, verosimilmente insieme a Bozzoli. Nella località turistica andalusa risulta prenotato un albergo a loro nome per il periodo dal 20 a al 30 giugno. La donna ha raccontato che, il 23 giugno, si trovava con il figlio e il compagno a bordo della Maserati intestata a Bozzoli, la cui targa è stata fotografata tra le 5.51 e le 6.03 da tre telecamere nel tragitto che collega Manerba del Garda e Desenzano. La famiglia, riporta l’Ansa, si sarebbe separata il primo luglio, con il rientro in Italia di Colossi e del figlio, mentre Bozzoli ha continuato la sua latitanza all’estero.
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