L’Italia (solo qui) batte la Spagna e torna in testa alla classifica degli sbarchi. Ma nei primi sei mesi dell’anno per Roma sono stati il 60,29% meno del 2023
Secondo i dati forniti da Unhcr sugli sbarchi dei migranti africani e asiatici sulle coste del Mediterraneo l’Italia a fine giugno ha superato per la prima volta da gennaio la Spagna ed è tornata ad essere il Paese di primo approdo, con 25.804 arrivi contro i 25.250 della Spagna e i 20.682 della Grecia. I dati però per Roma sono molto inferiori a quelli registrati nei primi sei mesi del 2023 e lievemente inferiori anche a quelli del 2022.
Dal 2024 però crescono le rotte verso le coste spagnole e quelle greche
Lo scorso anno a fine giugno sulle coste italiane erano approdati infatti 65.519 migranti e quest’anno sono stati il 60,29% di meno. Nei primi sei mesi del 2022 invece gli approdi sulle coste italiane erano stati 27.633, e rispetto a questi dati quelli dell’anno in corso sono ridotti del 5,8%. Il fenomeno di riduzione riguarda solo l’Italia, perché sia in Spagna che in Grecia (ma anche a Cipro) gli arrivi del 2024 sono stati molto superiori a quelli del 2023. Complessivamente, infatti, nei primi sei mesi dell’anno i migranti arrivati sulle coste dell’Europa mediterranea sono stati 76.278, una cifra inferiore solo del 14,6% agli 89.276 arrivi del 2023.
Per l’Italia la maggiore parte dei nuovi arrivi è dal Bangladesh. Poi da Siria e Tunisia
Sulle coste italiane, secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno, al 5 luglio scorso il maggiore numero di migranti (5.709) arrivava dal Bangladesh, che resta una delle comunità etniche più forti ed organizzate specialmente a Roma. Il secondo paese di provenienza (3.903 arrivi) è stata la Siria, e al terzo posto c’è la Tunisia da cui sono arrivate 3.311 persone. Nella classifica poi ci sono Guinea (2.025), Egitto (1.750), Pakistan (1.047), Gambia (897), Sudan (895), Mali (877) e Costa d’Avorio (699).
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