Patrioti per l’Europa, nel nuovo gruppo dei sovranisti di Orban entrano anche i nazionalisti belgi e danesi
Si allarga la nuova formazione sovranista che mira a diventare la terza forza del Parlamento europeo. Il gruppo Patrioti di Viktor Orban, nato dopo il mancato accordo tra Giorgia Meloni e Marine Le Pen e il rifiuto della premier italiana all’entrata in Ecr dell’ungherese Fidesz, si pone come ombrello per raccogliere i sovranisti di tutta Europa e nelle ultime ore ha visto l’arrivo di alleati importanti. Nonstante anche le marcate differenze interne, tra le quali la posizione sulla guerra in Ucraina. Gli ultimi arrivati sono il Vlaams Belang belga e il Dansk Folkeparti (Df) danese. Fidesz, dopo l’espulsione dai Popolari europei nella scorsa legislatura, aveva bisogno di trovare una nova casa e, ha rivelato il premier ungherese, ha preso l’iniziativa dopo l’impasse delle due leader di destra più forti in Europa. Una mossa che fino a questo momento si sta rivelando vincente: entro il 15 luglio, prima della sessione inaugurale tra il 16 e il 19 luglio in cui saranno eletti presidente, vicepresidenti e questori e definita la composizione di commissioni permanenti e sottocommissioni, vanno formalizzate le formazioni del nuovo Parlamento Ue. Sono necessari almeno 23 eurodeputati appartenenti ad almeno sette Paesi. E a giudicare le dichiarazioni e manifestazioni di interesse di questi giorni, i requisiti sembrano soddisfatti. A scapito principalmente di Identità e democrazia ma anche di Ecr, di cui è presidente Meloni, che ha perso gli eurodeputati di Vox. Lunedì 8 luglio è previsto il lancio ufficiale del gruppo e del programma, che si basa sul manifesto presentato da Orban con con il presidente ceco Andrej Babiš (leader dei liberal-populisti di Ano, 7 eurodeputati) e col leader del Partito delle Libertà austriaco (Fpö, 6 eurodeputati). Oltre a Fidesz, 11 deputati, ai Patrioti dovrebbero unirsi il Chega del Portogallo, 2 deputati e il Vox spagnolo, 6 iscritti. Poi il Vlaams Belang belga, 3 eletti, e Dansk Folkeparti (Df), 1 eletto. «Saremo lieti di lavorare con i nostri vecchi alleati del gruppo Id e i nostri nuovi amici e siamo certi che, essendo il terzo gruppo più numeroso, potremo inviare un chiaro segnale agli estremisti federalisti e difendere un’Europa di Stati nazionali», ha scritto su X l’europarlamentare danese Anders Vistisen. «Un vento di cambiamento sta soffiando in Europa», esulta Tom Van Grieken, leader del partito separatista di estrema destra Vlaams Belang, «i partiti nazionalisti sono più forti che mai. Meno Ue e meno immigrazione, perché amiamo la nostra Europa».
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