Commissione Ue: nella trattativa tra von der Leyen e Meloni spunta il commissario con deleghe a Pnrr e Bilancio
Il 16 luglio gli eurodeputati si riuniranno nella loro prima plenaria. Giovedì 18 voteranno per confermare la nomina di Ursula von der Leyen per un mandato bis. Ma per la rielezione servono 361 voti. E ora, con Vox che trasla verso nuovo gruppone sovranista a guida lepeniana, che nel mentre fa incetta di gruppi di destra dai vari paesi, il fronte conservatore trema. Non quanto von der Leyen che, spiega oggi il Messaggero, conta su una maggioranza risicatissima di una quarantina di voti. Pochissimi, sono meno dei franchi tiratori che dalle fila dei suoi stessi Popolari come a sinistra, cinque anni fa provarono a impallinarla, analizzano sul quotidiano romano. La presidente della Commissione Ue una volta eletta sceglierà i commissari basandosi sulle indicazioni di ogni Paese. La premier Giorgia Meloni, spiegano su il Messaggero, punta su un supercommissario con deleghe a Pnrr e Bilancio. Ma von der Leyen sul piatto ora metterebbe anche la Concorrenza. Anche se su quest’ultimo aspetto a Chigi ci credono ben poco. Per i voti italiani, Meloni chiede la vicepresidenza esecutiva per Raffaele Fitto, in pole come commissario. von der Layen però per ora non si sbilancia. Potrebbe incontrare Meloni a Washington, nei prossimi giorni, al summit della Nato. La partita, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani che fa da pontiere, è tutt’altro che decisa.
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