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Cagliari, svolta nel caso di Francesca Deidda: indagato il marito, ha usato il cellulare della donna dopo la scomparsa

08 Luglio 2024 - 17:13 Ugo Milano
La 42enne è scomparsa da fine maggio scorso: l'uomo ha sempre sostenuto l'allontanamento volontario, ma la sua versione non ha convinto gli inquirenti

Igor Sollai, autotrasportatore 43enne di San Sperate nel Cagliaritano, è in stato di fermo con l’accusa di aver ucciso sua moglie Francesca Deidda. La donna, 42 anni, è scomparsa dal 30 maggio scorso e gli investigatori hanno riscontrato diverse incongruenze nel racconto fornito dall’uomo sui giorni precedenti. Sollai non ha denunciato la scomparsa, ha spiegato ai carabinieri, perché lo aveva già fatto il fratello di lei. E anche perché secondo lui l’allontanamento è stato volontario. «Voleva un periodo di riflessione», avrebbe detto per motivare la sparizione. Ma i militari non hanno ritenuto attendibile la sua versione escludendo ben presto l’ipotesi del suicidio o dell’allontanamento volontario, concentrandosi sui rapporti di coppia all’interno del matrimonio. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cagliari ha convalidato il fermo dell’uomo disposto dalla Procura, che gli contesta l’omicidio aggravato e l’occultamento di cadavere. Durante le indagini il pm Marco Cocco avrebbe stabilito che Sollai, dopo la scomparsa della donna, ha usato il suo cellulare per convincere amici e conoscenti di essersi allontanata volontariamente dopo aver messo fine alla relazione con il marito. Solo messaggi, mai una chiamata o una foto, per evitare di essere scoperto. Avrebbe addirittura fatto accesso all’account di posta elettronica della donna per inviare una mail in cui annunciava il suo licenziamento. Sollai al momento si trova in carcere a Uta mentre le ricerche della donna sono ancora in corso, in attesa anche che il gip si esprima sulla misura cautelare. «Dobbiamo attendere la compiuta e completa visione degli atti per valutare se sottoporci a un altro interrogatorio. Il nostro assistito è sempre stato disponibile in questi due mesi, più volte è stato sentito dalle forze dell’ordine», hanno dichiarato i suoi legali Laura Pirarba e Carlo Demurtas.

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