Donald Trump delude i Pro Vita: toni pacati sull’aborto e nessun riferimento al «matrimonio tradizionale» nella piattaforma repubblicana
La piattaforma del partito repubblicano approvata da Donald Trump rischia di deludere i sostenitori dei movimenti anti-abortisti e «pro life». L’ex inquilino della Casa Bianca, candidato conservatore alle elezioni presidenziali di novembre 2024, ha dato il via libera al documento di partito, che riflette le sue posizioni anche su questioni delicate come l’aborto e il matrimonio egualitario. Secondo quanto riporta il New York Times, la sezione sull’interruzione volontaria di gravidanza è stata ammorbidita: non c’è alcun riferimento a un divieto nazionale delle interruzioni di gravidanza, ma si precisa che i repubblicani sono contrari all’aborto quando la gravidanza è avanzata.
L’aborto, una questione elettorale
L’intervento di Trump per ammorbidire la posizione del partito repubblicano sull’aborto è tutto fuorché casuale. L’ex presidente americano, spiega ancora il New York Times, considera questo tema la sua più grande vulnerabilità in vista delle elezioni di novembre, soprattutto dopo la decisione della Corte Suprema di ribaltare la storica sentenza Roe v Wade. Alle elezioni di metà mandato del 2022, molti candidati democratici sono riusciti a vincere contro i rivali repubblicani proprio puntando sulla difesa del diritto all’aborto, messo in pericolo dall’agenda politica conservatrice.
Gli altri punti del documento
L’interruzione volontaria di gravidanza non è l’unico tema su cui Trump è intervenuto per ammorbidire i toni della piattaforma repubblicana. A sparire sono anche i riferimenti al «matrimonio tradizionale», inteso come «uno fra un uomo e una donna», nel tentativo di non alienarsi il voto della comunità Lgbtq+. Scomparsa anche l’enfasi per ridurre il debito nazionale, sostituita dalla più blanda espressione «ridurre gli sprechi del governo». Per il resto, la piattaforma repubblicana riflette le priorità delineate da Trump in questi mesi di campagna elettorale, a partire da protezionismo e linea dura sull’immigrazione.
In copertina: Donald Trump durante un comizio a Chesapeake, in Virginia, 28 giugno 2024 (EPA/Shawn Thew)