Orbán: «I russi non perderanno la guerra. Ho fiducia in Trump»
«Non è possibile che i russi perderanno la guerra in Ucraina». Lo dichiara il premier ungherese e presidente del Consiglio dell’Unione europea Viktor Orbán in un’intervista esclusiva alla Bild. Per Orbán Putin ha «un’idea molto chiara» di come vincere, aggiungendo che ha «fiducia» in Donald Trump, un uomo da lui definito «d’affari e di pace». Vladimir Putin crede ancora nella vittoria? «È più di questo – risponde -. Lui ha una chiara idea di cosa succederà e di come la Russia vincerà. E questo vale anche per Zelensky». Al quotidiano tedesco il leader ungherese giustifica il suo viaggio a Mosca (che ha fatto irritare non poco in Unione Europea). «Nei prossimi mesi le cose sul fronte peggioreranno», ha sottolineato. «Ci sono più armi e i russi sono più determinati. Quindi l’energia dello scontro, il numero dei morti, il numero delle vittime saranno più brutali rispetto agli ultimi sette mesi, sebbene anche il periodo precedente fosse stato molto brutale», precisa alla Bild.
«Questo è il momento giusto per passare da una politica di guerra a una politica di pace»
«Ecco perché – dichiara Orbán- “questo è il momento giusto” per passare “dalla politica di guerra alla politica di pace”». Un motore, spiega il premier ungherese, perché «l’argomento principale è la perdita di vite umane. Questa è la motivazione morale più importante. Ma accanto a questo c’è l’interesse personale dell’Europa perché quello che sta succedendo qui è molto negativo per noi». E infine: «Non discuto su chi ha ragione e chi ha torto. Perché il mio obiettivo è la pace e il cessate il fuoco».
Al premier ungherese manca Angela Merkel
Orban crede che anche Putin voglia smettere, anche se continua a ordinare e incoraggiare raid ogni giorno. «Anche se i due leader sono logicamente contrari ad un cessate il fuoco rapido, in fondo tutti sanno che sarebbe meglio se domani mattina non morisse né un russo né un ucraino», ha affermato il leader europeo. Il primo ministro ungherese sostiene di comprendere particolarmente bene la Russia. Proprio come l’ex cancelliere Angela Merkel, di cui Orban, ammette, sente molto la mancanza.
“Ci sono pochissime persone al mondo che sanno sulla Russia più degli ungheresi e soprattutto del loro primo ministro – Conosco i russi. Sono diversi da noi. Hanno una storia diversa, una cultura diversa, istinti e atteggiamenti diversi. Una diversa comprensione della libertà e una diversa comprensione della sovranità nazionale». Merkel, secondo l’ungherese, lo aveva capito. Se lei fosse stata ancora cancelliere, Putin non avrebbe iniziato la sua guerra, di questo il leader europeo ne è convinto.
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