Il ristorante invaso dalle cavallette nelle Marche: «Sono milioni, aiutateci»

Il racconto di Gianluca Rossi, titolare dell’Hostaria del Vigno a Cagli

Non ne può più Gianluca Rossi, titolare dell’Hostaria del Vigno a Cagli, in provincia di Pesaro e Urbino, perché le cavallette stanno assaltando il suo ristorante. Almeno «dieci milioni» di questi insetti, riferisce il 57enne, hanno invaso il suo locale impendendo ai camerieri di poter servire all’aperto. Di conseguenza, anche i clienti sono diminuiti drasticamente. «Oltre al mancato incasso ci sono i danni, la parte superiore della siepe che recinta il locale è stata divorata per non parlare del mio orto, non c’è più un ceppo di insalata, hanno mangiato di tutto, dalle zucchine alla salvia, i cocomeri e i meloni, per adesso si sono salvati solo i pomodori perché non sono maturi e quindi acidi», racconta Rossi al Resto del Carlino.


«Ti saltano addosso e si attaccano ai vestiti»

Fa sapere che quale migliaio di cavallette nel frattempo si sono spostate sulla vigna e, se nessuno interviene, mangeranno anche quella. Le immagini sono impressionanti. «Se si va vicino fanno un salto, ma non si allontanano, anzi ti vengono addosso, si attaccano ai vestiti, mia madre Anna di 90 anni alla mattina è solita fare un giretto qui attorno, sono tre giorni che non esce più di casa, ha paura, è disperata», prosegue il 57enne disperato.


Da dove arrivano le cavallette

A colloquio con Amedeo Pisciolini, Gianluca spiega di aver chiesto aiuto ai vigili del fuoco lo scorso sabato mattina, ma si sarebbe sentito rispondere che erano impegnati in altri servizi. In mattinata ha contattato l’Ast servizio veterinaria e il loro consiglio è stato di chiamare il sindaco di Cagli o un’azienda privata per la disinfestazione. «Per la cronaca tra giovedì 20 e venerdì 21 giugno il Comune di Cagli aveva disinfestato il centro di Naro. Ma allora non c’erano le cavallette», precisa il ristoratore. Non è chiaro da dove vengano queste cavallette. Ma Gianluca spiega che questo genere di insetti era stato notato nel lago di Ca Scarpuccio in linea d’area a un chilometro dal suo locale e sempre nel comune di Cagli. «Sono insetti voraci chiaramente erbivori, ma non se ne può più, stazionano davanti al ristorante, ma anche dietro, sui muri, qualcuno faccia qualcosa», fa appello Rossi.

Foto di copertina di Amedeo Pisciolini / Il Resto del Carlino

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