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Giorgia Meloni: «I bambini malati di Kiev bombardati da Mosca mostrano il vero volto della Russia»

09 Luglio 2024 - 04:46 Alba Romano
giorgia meloni washington russia ucraina
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La premier italiana a Washington per il vertice Nato: sostegno all'Ucraina

Le immagini dei bambini di Kiev mostrano il vero volto della Russia. A dirlo è la premier italiana Giorgia Meloni, arrivando a Washington per il vertice della Nato, al via nelle prossime ore. La presidente del Consiglio è giunta alla base militare di Andrews, accolta dall’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti d’America, Mariangela Zappia, e dal Rappresentante Permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico, Marco Peronaci. E ha detto che dal vertice si aspetta sostegno all’Ucraina: «L’Italia porta l’attenzione necessaria sul fronte sud dell’Alleanza, che è inserito al momento nelle conclusioni del vertice». Mentre nelle elezioni in Francia, secondo la premier, nessuno può cantare vittoria.

L’Ucraina

«Le immagini dei bambini malati oncologici per strada a seguito del bombardamento dell’ospedale pediatrico di Kiev mi sembrano spaventose», ha detto Meloni. «Quando si aggredisce così la popolazione civile, e lo si fa con questa veemenza accanendosi sui bambini, i segnali che arrivano sono decisamente altri rispetto a quelli che una certa propaganda russa vorrebbe far passare». Per questo, si aspetta che «la Nato nel suo 75mo anniversario, e in un momento storico molto particolare, mandi un grande messaggio di unità e di capacità di adattamento ad un mondo che sta cambiando». Un sostegno, ha proseguito la premier, «che non mancherà neppure in questo vertice». Quanto al focus dell’Italia sul fronte sud, Meloni ha osservato che si tratta di una «dimostrazione di come la Nato deve saper immaginare il suo ruolo in un contesto geopolitico estremamente complesso». La premier si è quindi detta «soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto finora».

Le elezioni in Francia

Poi ha parlato dei risultati delle elezioni in Francia: «Penso che la lettura che ho visto da più parti di una sconfitta di Rn sia un po’ semplicistica perché, se vogliamo guardare a quello che è accaduto in Francia, la verità è che nessuno può cantare vittoria», ha detto. «C’erano tre schieramenti: nessuno dei tre si è affermato, nessuno dei tre è in grado di governare da solo. Vedremo cosa accadrà. Il risultato elettorale del secondo turno è che nessuno ha vinto le elezioni», ha aggiunto. «Vedremo la formazione del governo che non sarà facile. Posso dire per esperienza personale che è più facile governare quando si sta insieme perché si condividono delle idee piuttosto che quando si sta insieme perché si condivide un nemico», ha continuato la premier.

Il gruppo dei Patrioti

«Per quanto riguarda noi, eravamo abituati a un tempo nel quale l’Italia era una nazione instabile in un’Europa che aveva, soprattutto fra le grandi nazioni, governi molto solidi. Oggi vediamo una realtà molto diversa. Vediamo un’Italia con un governo molto solido in un’Europa nella quale ci sono invece dei governi meno stabili del nostro», ha concluso. Riguardo la formazione dei Patrioti del premier Orbàn, Meloni ha detto che «L’idea di un gruppo apertamente filoputiniano mi sembra una ricostruzione da osservatori».

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