Le teorie infondate sul missile che ha colpito l’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev

Le fonti russe sostengono che il missile sia in uso dall’esercito ucraino, ma le analisi non reggono l’accusa

Circolano diverse teorie riguardo il missile che ha colpito l’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev dell’8 luglio 2024. Dal lato ucraino si tratterebbe di un missile russo X-101 (o Kh-101), mentre secondo i russi un AIM-120 o altri modelli di difesa in uso da Kiev. Qualcuno arriva a sostenere che sia un errore o qualcosa di orchestrato per addossare la colpa alla Russia. La narrazione russa in questa vicenda, come andremo a vedere, non regge.

Per chi ha fretta

  • Le analisi effettuate per sostenere la presenza di un missile in uso dall’esercito ucraino riguardano video e fotogrammi a bassa risoluzione.
  • Il missile non assomiglia affatto a un AIM-120, ma a un X-101 (o Kh-101).
  • Secondo Fabian Hoffmann, ricercatore dell’Università di Oslo ed esperto in missilistica, il missile caduto a Kiev non era un AIM-120, ma un Kh-101 (o X-101)
  • La propaganda russa sostiene che venga utilizzato un fotogramma modificato, ma ciò non corrisponde al vero.
  • Tra le fonti principali c’è il canale Telegram sponsorizzato dal Ministero della Difesa russo.
  • Il canale è noto per aver diffuso diverse teorie del complotto, da Bucha al bombardamento dell’ospedale di Mariupol per fare due esempi noti.
  • Il canale Telegram mostra solo alcune immagini dell’Ospedale pediatrico Okhmatdyt, facendo credere che non sia stato distrutto un edificio.

Analisi

Di seguito il testo di un post Facebook che riporta la narrazione pro russa:

Il missile che ha colpito l’ospedale pediatrico sembra essere americano

I media ucraini hanno pubblicato il video del missile che ha colpito l’ospedale pediatrico a Kiev (in primo piano a sinistra). Dalle immagini emerge che il missile non è né da crociera, né balistico, ovvero non è tra quelli usati dalle forze russe per il massiccio bombardamento odierno.

Il tipo di traiettoria e la forma ricorda molto quella del missile antiaereo MIM-104 del sistema americano Patriot, unità di contraerea arrivata a Kiev nell’ambito dei numerosi pacchetti di assistenza militare occidentale.

Come spesso capita, le unità di contraerea ucraina hanno colpito erroneamente obiettivi civili, nel tentativo di abbattere i missili russi che volavano contro obiettivi militari, tra cui lo stabilimento bellico Artem della capitale ucraina, centrato da missili da crociera russi (video in basso a destra nel post).

KIEV, IL MISSILE CHE HA COLPITO L’OSPEDALE PEDIATRICO È DELL’ANTIAEREA UCRAINA, PROVENIVA DA OCCIDENTE
Prendendo i video pubblici dai canali pro-Kiev si può stabilire che il missile che ha impattato su una parte dell’ospedale pediatrico proviene chiaramente da occidente, non può essere stato un missile russo.

Potete verificarlo su Google Earth voi stessi a questo link, vi basta zoomare indietro e vedere che il missile viene da occidente. Nell’immagine è stato sovrapposto l’edificio a vetri in 3D sulla mappa 2D per facilitare l’identificazione del luogo dell’impatto.

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Altri post parlano di un intercettore Patriot PAC-3:

Sull’attacco all’ospedale a Kiev, cominciano ad apparire analisi sui fermi immagine del missile che ha colpito il luogo. Come già detto stamani, dubito che si saprà mai la verità a meno di un’ammissione di colpa. Ad ogni modo, chi ha scandagliato i video intercettati prima dell’impatto sostiene che il missile che ha colpito l’ospedale sembra essere un intercettore Patriot PAC-3 (muso appuntito), non un missile da crociera russo KH-101 (muso arrotondato). Al missile nel video mancano anche le ali distintive del russo Kh-101. Tutto sarebbe conforme alle schegge della difesa aerea ucraina trovate sul luogo dell’esplosione e pubblicate sui social dagli ucraini. Il Ministero della Difesa russo respinge le accuse di responsabilità, affermando che si trattava di una provocazione del regime di Kiev in vista del vertice della NATO.

Rossella Fidanza TM

Arriviamo ai post dove viene citato il missile AIM-120:

È apparsa online la foto di un missile caduto ieri nei pressi di un ospedale di Kiev . L’immagine conferma la versione secondo cui un missile di difesa aerea ucraino AIM-120 del sistema di difesa aerea NASAMS è volato nel cortile.

Tra le fonti usate dagli utenti troviamo il filorusso Nicolai Lilin, noto per la diffusione di svariate fake news sul conflitto:

La fonte russa e il canale Telegram di disinformazione

Una delle principali fonti utilizzate per addossare le colpe alla difesa ucraina è il canale Telegram War on Fakes, gestito dal 24 febbraio 2022 mattina da un gruppo di anonimi e sponsorizzato dal Ministero della Difesa russo, che nel corso di questi anni ha creato e diffuso le principali fake news a sostegno di Mosca, come ad esempio quelle sulla strage di Bucha e sul bombardamento dell’ospedale di Mariupol dove avevano accusato la beauty blogger Marianna di essere un’attrice ingaggiata da Kiev per interpretare due vittime (l’altra era una donna incinta come lei, morta poco dopo).

La teoria del missile AIM-120

Secondo gli admin del canale russo, il missile ripreso dai video sarebbe un “aria-aria” AIM-120 AMRAMM lanciato dal sistema “terra-aria” NASAMS SAM.

Le analisi proposte dal canale Telegram legato alle istituzioni russe si basano su fotogrammi a bassa risoluzione del video che riprende il missile, risultando di fatto sfuocato. Da un fotogramma prelevato da un video a più alta risoluzione, notiamo che la coda dell’AIM-120A AMRAAM non risulta compatibile con quella del missile.

Secondo Fabian Hoffmann, ricercatore dell’Università di Oslo ed esperto in missilistica, il missile caduto a Kiev non era un AIM-120, ma un Kh-101 (o X-101). Smentendo le teorie diffuse dal commentatore politico americano Jackson Hinkle, Hoffmann spiega che gli AIM-120 si autodistruggono a mezz’aria se mancano il bersaglio:

To emphasize the absurdity of this argument:

An AIM-120 and similar interceptor missiles will self-destruct mid-air if they miss their targets or lose radar lock.

The likelihood of an AIM-120 missing its target, failing to self-destruct, and then landing precisely on a children’s hospital is so minuscule that it isn’t worth considering.

Non può trattarsi di un MIM-104, come indicato da alcuni canali Telegram italiani. Infatti, risulta estremamente diverso da quello mostrato nel video e diverso da un AIM-120.

La teoria del fotogramma manipolato

In un post successivo, gli admin del canale Telegram russo accusano gli ucraini di aver manipolato un fotogramma del video per raffigurare nel missile un pezzo appartenente a quello russo X-101 (o Kh-101), ossia il motore a reazione turbofan (o turboventola) già presente nel predecessore Kh-555.

Dal video a più alta risoluzione che abbiamo recuperato dai canali vari Telegram, il missile presenta in tutti i fotogrammi le stesse caratteristiche del fotogramma che il canale russo sostiene sia stato alterato.

Anche il propagandista Lord Bebo, attivo su Twitter/X, sostiene che ci sia stata una manipolazione dell’immagine. Per dimostrarlo, pubblica lo screenshot di un’analisi che proverebbe l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il tool utilizzato, ossia Isitai.com, è noto per le sue verifiche fallimentari, come abbiamo visto nel caso delle teorie di complotto su Filippo Turetta.

La rappresentazione del missile russo

La rappresentazione del missile X-101 (o Kh-101) risultano provenire dalla scheda del missile sul sito Armyrecognition.com. Risulta evidente che il missile non sia stato ripreso nel video dall’alto, ma di lato. Per questo motivo le alette nella parte centrale non vengono visualizzate nella loro intera lunghezza.

Nella stessa pagina dedicata al missile Kh-101 è presente una foto di un suo predecessore, il missile Kh-555. Risulta scattata lateralmente, mostrando le alette come “più corte”.

La teoria della provenienza da Ovest

In base al video e alla posizione degli edifici, si sostiene che il missile provenga da Ovest e dunque non dalla Russia, indicando così come i probabili colpevoli gli ucraini. Il missile viene lanciato in volo da un bombardiere strategico per poi seguire un percorso prefissato grazie a un sistema di guida combinato (video e satellitareGLONASS) tale da permettere agli operatori di far cambiare il bersaglio successivamente al lancio:

The missile’s GLONASS navigation system works in tandem with a TV terminal guidance system, which records visual data of the ground mid-flight. This allows operators to change targets post-launch. The computer matches geographical data with pre-loaded images of the target to confirm its impact point.

Sul sito Defence-ua.com sono presenti alcune mappe per indicare i percorsi effettuati da diversi missili da crociera usate dai russi, inclusi gli X-101 (o Kh-101). La raffigurazione sottostante riguarda i bombardamenti del 12 giugno 2024, dove gli X-101 vengono indicati in rosso.

La teoria delle “schegge”

Secondo il canale Telegram russo, i danni alle facciate dell’Ospedale pediatrico Okhmatdyt mostrerebbero i segni delle schegge dei sistemi di difesa aerea (la testata degli AIM-120 è a frammentazione). Oltre a questo, negano che sia stato distrutto un edificio dell’ospedale: «Se un missile avesse colpito direttamente l’ospedale, il danno sarebbe stato molto più grave e l’edificio sarebbe stato probabilmente distrutto. Invece, l’ospedale ha subito danni alla facciata, con segni di schegge e finestre rotte».

Il canale Telegram russo, di fatto, non condivide le immagini dell’edificio distrutto ma le facciate degli edifici accanto al luogo dell’impatto.

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Foto da ANSA – EPA/SERGEY DOLZHENKO

Il missile X-101 (o Kh-101) può essere armato con una testata convenzionale, con una testata nucleare (in quel caso parleremo di X-102 o Kh-102). Come riportano MissileThreat e Armyrecognition, ma non il canale Telegram russo, la testata può essere anche a frammentazione.

Conclusioni

L’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev non risulta colpito da un missile in uso dall’esercito ucraino. Dalle immagini ad alta risoluzione, rispetto a quelle a bassa utilizzate e proposte dai canali russi, mostrano come il missile sia un X-101 (o Kh-101). A sostenerlo con fermezza è anche dall’esperto in missilistica Fabian Hoffmann.

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