In Evidenza Governo MeloniLibanoPremio Nobel
SPORTAtleticaFranciaGianmarco TamberiParigiParigi 2024

Gianmarco Tamberi preoccupato: «Le Olimpiadi non sono a rischio, le gare di preparazione sì»

10 Luglio 2024 - 17:54 Massimo Ferraro
L'altista ha rinunciato al meeting ungherese per un problema al bicipite femorale: oggi gli esami strumentali, la strada verso Parigi24 si fa accidentata

Preoccupato di come arriverà al 26 luglio, ma determinato a esserci. Preoccupato perché ha rimediato un infortunio che per due settimane lo terrà lontano da tutte le gare di preparazione alle Olimpiadi di Parigi. Determinato perché è l’obiettivo che si è dato 3 anni fa e per il quale si è allenato ogni giorno. Gianmarco Tamberi, campione di salto in alto e oro olimpico a Tokyo, ha eseguito esami strumentali oggi per scongiurare problemi gravi al bicipite femorale che ieri lo ha fermato durante gli allenamenti. «Fortunatamente sono state escluse lesioni muscolari, ma la risonanza evidenzia un importante zona edematosa del bicipite femorale probabilmente dovuta ad una piccola lesione miofasciale (la membrana che ricopre il muscolo)», ha scritto il portabandiera olimpico, «i tempi di recupero dovrebbero essere in teoria piuttosto rapidi ma sicuramente dovrò sottopormi ad una settimana di terapie intensive e allenamenti differenziati». Da qui la preoccupazione: «Non sono in pericolo le olimpiadi come tempi ma tutte le gare di avvicinamento che mi avrebbero aiutato a raggiungere il miglior stato di forma quel giorno sì». Ancora una volta, durante il percorso verso la gara più importante della stagione – questa volta della carriera – Tamberi deve affrontare uno stop. «Solo una cosa mi rimbomba in testa e mi dà la forza: se nessuno ci è mai riuscito prima, ci deve essere un motivo», assicura l’altista, «nessuno nella storia ha mai coronato il sogno di vincere due medaglie d’oro in questo dannato sport e vi giuro che io, nonostante questo stop, continuerò a fare di tutto per essere il primo nel riuscirci. Non sarà facile, lo so… ma obiettivamente mi chiedo: cosa è stato facile nella mia carriera?».

Leggi anche:

Articoli di SPORT più letti