George Clooney scarica Biden sul New York Times: «È un amico ma deve lasciare la corsa alla Casa Bianca. Con lui non vinceremo»

L’articolo di opinione dell’attore hollywoodiano: «Non può vincere la battaglia contro il tempo»

Dopo il disastroso dibattito televisivo con Donald Trump, intorno alla candidatura del presidente uscente Joe Biden per un altro mandato alla Casa Bianca si sono moltiplicate le voci contrarie. Molti commentatori, e sostenitori, hanno evidenziato le difficoltà emerse nel confronto con l’avversario Repubblicano: fatica, confusione, incertezze. Segni della stanchezza per i ritmi tirati della campagna elettorale, o di un raffreddore come si è affrettata a spiegare la squadra presidenziale, o dell’età come sostengono i più critici. Fatto sta che il punto debole di Biden è diventato un elefante nella stanza per la campagna democratica e ora anche i pezzi grossi del partito iniziano ad avanzare qualche dubbio. Prima un gruppo di rappresentanti del Congresso, poi i tentennamenti dell’ex Speaker Nancy Pelosi. Fino ai donatori. E ora anche uno dei volti più celebri dello star system hollywoodiano da sempre vicino ai Democratici. In un editoriale sul New York Times nella sezione Opinioni, George Clooney ha scaricato pubblicamente Joe Biden, «che considero un amico», poche settimane dopo aver ospitato «la più grande raccolta di fondi a sostegno di un candidato democratico di sempre per la rielezione del presidente Biden».


«Con lui non vinceremo»

L’attore rivendica il suo sostegno ai democratici, di cui condivide i valori e gli sforzi per cambiare la società. «Voglio bene a Joe Biden», scrive Clooney, «come senatore. Come vicepresidente e come presidente. Lo considero un amico e credo in lui. Credo nel suo carattere. Credo nella sua moralità. Negli ultimi quattro anni, ha vinto molte delle battaglie che ha affrontato». Poi arrivano le parole più dure: «Ma l’unica battaglia che non può vincere è quella contro il tempo. Nessuno di noi può farlo. È devastante dirlo, ma il Joe Biden che ho visto tre settimane fa alla raccolta fondi non era il Joe big F*ing deal del 2010. Non era nemmeno il Joe Biden del 2020. Era lo stesso uomo che abbiamo visto tutti al dibattito». Per questo non si può più ignorare che ci sia un problema.


«Bisogna cambiare ora»

«È giusto sottolineare queste cose? Deve esserlo. Si tratta di età. Niente di più. Ma nulla che possa essere cambiato. Non vinceremo a novembre con questo presidente. Inoltre, non vinceremo la Camera e perderemo il Senato», aggiunge Clooney, spiegando di essere terrorizzato dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, delle sue idee e dei suoi seguaci. Di una cosa è sicuro l’attore e regista, non solo i Dem devono cambiare ora candidato ma possono farlo. C’è il tempo, ci sono i nomi, ci saranno anche i soldi e soprattutto il sostegno degli elettori e i voti nelle urne. «Tutte le storie spaventose che ci vengono raccontate su ciò che accadrebbe in seguito non sono vere», assicura, il nuovo candidato potrà essere scelto dalla folta schiera di democratici pronti a farsi avanti e gli elettori lo voteranno perché «non sono legati al culto della personalità». E conclude: «Biden è un eroe, ha salvato la democrazia nel 2020. Abbiamo bisogno che lo faccia ancora nel 2024».

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