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Il piano russo per uccidere il produttore di armi tedesco Paperger, la Cnn: «Così Mosca voleva morto il Ceo dell’azienda che invia armi a Kiev»

11 Luglio 2024 - 21:32 Ugo Milano
Armin Papperger
Armin Papperger
La rivelazione della Cnn sul piano orchestrato dai servizi segreti russi che puntava a eliminare dirigenti europei che sostengono Kiev con le armi

L’amministratore delegato e presidente di Rheinmetall, Armin Papperger, è stato preso di mira da un complotto orchestrato dai servizi segreti russi nell’ambito di un piano più ampio che punta a eliminare i dirigenti europei che sostengono il supporto all’Ucraina con l’invio di armi. È quanto emerso da fonti dell’intelligence statunitense, riportate in un’inchiesta della Cnn. Il piano avrebbe avuto lo scopo di assassinare Papperger, figura chiave dell’industria bellica europea dato il suo ruolo di vertice in Rheinmetall, una potente azienda tedesca di armi. Rheinmetall, con sede a Düsseldorf, è infatti uno dei principali produttori di proiettili da 155 millimetri, armamenti che hanno giocato un ruolo cruciale nel conflitto in corso tra Ucraina e Russia. La società ha anche progetti per aprire uno stabilimento di produzione di veicoli blindati direttamente in Ucraina, un’iniziativa che suscita preoccupazioni significative a Mosca, considerando le attuali difficoltà nella difesa russa.

La campagna di sovversione russa

Gli Stati Uniti, una volta che sono stati informati del pericolo imminente per Papperger, hanno contattato nell’immediato le autorità tedesche che, di conseguenza, hanno messo in atto una serie di misure di sicurezza per proteggere l’Ad di Rheinmetall. La campagna russa di sabotaggio degli aiuti destinati all’Ucraina è un fatto ben documentato, è durata per almeno sei mesi e ha incluso attacchi incendiari e vandalici contro magazzini di armi in vari paesi della Nato. Campagna di sabotaggi che, secondo alcuni alti funzionari, «rischia di sfociare in un conflitto armato nell’Europa orientale». Il Consiglio per la sicurezza nazionale degli Usa ha preferito non commentare a riguardo dell’esistenza di un complotto russo. Tuttavia, Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, sebbene non abbia fatto riferimento preciso a questa vicenda, ha dichiarato che gli alleati dell’Alleanza atlantica stanno prendendo molto seriamente questa campagna di «sovversione» russa, sottolineando che gli sforzi dell’Occidente nel supportare Kiev non saranno di certo scoraggiati da questa tipologia di piani russi.

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