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L’ultimo errore di Giacomo Bozzoli prima dell’arresto. L’ipotesi sul perché è tornato in Italia, il nascondiglio nella villa e i 50 mila euro

11 Luglio 2024 - 20:13 Redazione
Giacomo Bozzoli
Giacomo Bozzoli
Il 39enne si è fatto crescere barba e baffi durante la latitanza. I carabinieri lo hanno scoperto all'alba nella sua villa, dove è stato arrestato dopo diverse ore

Non aveva nessuna intenzione di costituirsi Giacomo Bazzoli, arrestato dopo 10 giorni di latitanza nella sua villa a Soiano sul Lago, nel Bresciano. Dopo la fuga con la famiglia prima in Francia e poi in Spagna, il 39enne sarebbe rientrato in Italia nelle ultime 24 ore. Ma non è ancora chiaro come sia riuscito a rientrare per nascondersi in casa sua senza incappare in un controllo delle forze dell’ordine. Della sua Maserati Levante non ci sarebbe più traccia. Poco dopo l’arresto, il procura di Brescia Francesco Prete ha detto che Bozzoli si era nascosto in un cassettone del letto matrimoniale. Con sé aveva un borsello in cui custodiva 50 mila euro.

Perché è tornato in italia

Gli inquirenti bresciani hanno avuto conferma che Bozzoli sia stato all’estero con moglie e figlio. E in Italia sarebbe rientrato con mezzi di fortuna, probabilmente un’auto presa a noleggio. Ancora da chiarire perché Bozzoli abbia deciso di tornare in Italia. Il procuratore Prete mantiene cautela, ma non esclude che uno dei motivi possa essere stata la volontà del 39enne di rivedere suo figlio. Ai carabinieri, Bozzoli ha ribadito di considerarsi innocente per l’omicidio dello zio Mario, ucciso 9 anni fa nella fonderia di famiglia.

Il nascondiglio

In un video diffuso su Instagram da «Orgoglio bresciano» si vede Bozzoli mentre viene caricato nell’auto dei carabinieri. Indossa una t-shirt nera, ha i capelli spettinati e ha barba e baffi. Secondo il procuratore Prete, Bozzoli non avrebbe considerato che la sua villa era piena di cimici e sotto controllo dei carabinieri. E non aveva alcuna intenzione di consegnarsi: «Tant’è che si è nascosto, in modo più o meno improbabile – ha spiegato il procuratore – I carabinieri lo hanno scovato nel cassettone del letto matrimoniale. Questo conferma la sua non volontà di costituirsi spontaneamente».

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