Venezia più cara per i turisti mordi e fuggi, il ticket di ingresso raddoppia: com’è andata finora

La decisione dell’amministrazione per tentare di disincentivare gli arrivi nei giorni con un’affluenza particolarmente critica

Dal prossimo anno, l’entrata a Venezia non costerà più soltanto 5 euro fissi, come previsto nel corso della fase sperimentale attuale. Il contributo sarà raddoppiato, con una tariffa di base intorno ai 3 euro per coloro che prenotano con anticipo, mentre potrà arrivare fino a 10 euro nei giorni di maggiore affluenza. Questa nuova regolamentazione mira a controllare e gestire il flusso turistico, spiega Michele Zuin, assessore al bilancio della città. «È così che contiamo di scoraggiare gli arrivi. In questi primi giorni di sperimentazione grandi effetti disincentivanti non ci sono stati, è vero, ma non ce li aspettavamo nemmeno», commenta l’assessore. Ma con l’introduzione della tariffa massima da 10 euro nei giorni critici, l’amministrazione confida che i visitatori riflettano sui costi complessivi della loro visita a Venezia, comprensivi di trasporti e spese cittadine, e considerino di scegliere date meno affollate. «Bisogna mettere nella testa della gente che deve adeguare le sue disponibilità a quella dei luoghi: non vengo a Venezia quando ho le ferie, ma mi prendo le ferie quando è possibile venire a Venezia», chiosa Zuin a Il Gazzettino.


Come è andata la sperimentazione dei 5 euro

Per quanto riguarda gli introiti incassati finora nella fase sperimentale attuale, l’amministrazione comunale ha già rilevato un certo successo, con 425.270 visitatori paganti in soli 27 giorni, superando di gran lunga le previsioni di bilancio. «I paganti sono stati superiori alle aspettative. Una sorpresa positiva. Non tanto per il milione in più o in meno di incassi, ma perché è su questi numeri che contiamo di incidere con il ticket dal prossimo anno», osserva Zuin. La fase di sperimentazione attuale, stando a quanto riporta Zuin, ha anche confermato l’efficacia dei controlli e del sistema informatico, senza segnalazioni di problemi significativi. Il prossimo passo critico sarà stabilire questa soglia di presenze, al di sopra della quale scattare il contributo massimo. «Attualmente il massimo è fissato dalla legge e per aumentarlo servirebbe una modifica normativa specifica», precisa l’assessore. Tuttavia, nei prossimi mesi, l’amministrazione utilizzerà i dati raccolti per studiare più nel dettaglio questa soglia e finalizzare i preparativi entro la fine dell’anno.


Leggi anche: