Morgan su Angelica Schiatti e l’accusa di stalking: «Cerca solo pubblicità, mi ha sfruttato. Sono io la vittima» – Il video

Il cantatuore pubblica un lungo video in cui sostiene di essere stato raggirato

«Allora, adesso che vi siete sfogati bene…», esordisce Morgan nell’ultimo contenuto postato sui suoi profili social, rivolgendosi indirettamente all’ampia fetta di pubblico che nelle ultime ore si è indignata per la vicenda che lo vede coinvolto. Il riferimento, nello specifico, è al processo a suo carico per stalking e diffamazione nei confronti di Angelica Schiatti, artista con cui ha avuto una breve frequentazione anni fa. «C’è un processo, ma non sapete niente di questo processo», dice l’ex Bluvertigo nel video pubblicato su Instagram. «Non ho mai commesso nulla di pericoloso nei confronti di questa persona che in realtà sta facendo tutto questo per farsi pubblicità», prosegue.


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Le chat tra Morgan e Schiatti

Schiatti nel 2020 ha presentato denuncia, la prossima udienza si svolgerà a settembre 2024. Nel frattempo, Selvaggia Lucarelli in un lungo articolo ha ricostruito la vicenda. Pubblicando anche i messaggi in cui Castoldi (vero nome di Morgan) minacciava Schiatti di pubblicare video erotici che lei gli aveva mandato tempo prima. In una chat di gruppo chiamata “InArteMorgan”, per esempio, il cantautore scriveva testualmente: «E adesso per la gioia di tutti i segaioli del mondo vi sparo una tripletta di video porno di A. che vi mettono a posto per qualche anno». Aveva inviato una foto di lei nuda.

Gli insulti di Morgan

E quando qualcuno gli aveva fatto notare che avrebbe potuto essere un reato, aveva risposto: «Non posso condividere con qualcuno un po’ di santa troiaggine di una troia che ha fatto la troia perché è troia e sa fare solo la troia?». Morgan ha annunciato di aver denunciato Lucarelli. E riguardo a Schiatti, prosegue: «E va bene, è in cerca di successo, io cosa ci posso fare? Ma io sono la vittima di questa cosa. Adesso state costruendo il mostro. Ma io sono una persona che crede nel dialogo, che scrive. Ma di cosa state parlando? Ma sono io che sono perseguitato, che non mi lasciano in pace. Ma cosa vuole questa gente da me, cosa vuole? Vuole farsi vedere, vuole farsi notare, stando insieme puntualmente a cantanti».

«Mi ha sfruttato»

«Adesso – continua ancora Morgan parlando di Schiatti – con chi sta? Con un cantante». Il riferimento è a Calcutta, tra i primi a prendere posizione sulla vicenda minacciando l’addio alla Warner per il contratto dell’ex Bluvertigo. La casa discografica ha annunciato di aver stracciato l’accordo. Morgan prosegue nella ricostruzione delle frequentazioni di Schiatti, insinuando che abbia avviato una frequentazione con lui con secondi fini: «Prima di me stava con un cantante, e prima dopo uguale. Ma guarda che strano. Ma non vi sembra assurdo? Pensate che io abbia bisogno di cosa? Io scrivo le canzoni, belle o brutte che siano, che vi piacciano o meno.

Una «maschera»

Morgan insiste dichiarandosi vittima della vicenda: «Mi sono infatuato, e quando ci si innamora non si vede più niente, si hanno le fette di salame sugli occhi. Avrei potuto basarmi su molti sospetti… questa persona veniva con me, mi frequentava, saliva sui palchi, veniva negli studi, invitata, cantava… Ha sfruttato questa cosa, io ero convinto che mi volesse bene». «Ma stava mentendo! – continua -. Questa cosa è progettuale. Era tutta una maschera. Io ero convinto che mi volesse bene, stavo per lasciare la madre di mia figlia, che era incinta. Lei mi faceva credere che l’amore era corrisposto, è lei che ha organizzato tutto questo. Poi, è sparita, ha tagliato tutti i contatti. Non l’ho più vista né sentita. Sono stato raggirato. Ma che volete da me? Ho scritto quattro poesie, embè? Dobbiamo denunciare uno perché scrive le poesie?».

I messaggi

In realtà, non proprio di poesie si tratta: «Se mi incazzo esplode il vulcano e Angelica si scava la bara», scriveva per esempio alla madre di lei. «Siamo una famiglia di bovini-ovini allargata nel senso diorifizio anale che conta una dozzina di maschi adulti», aveva invece inviato alle amiche di Schiatti. L’ispirazione poetica aveva colpito anche Calcutta: «Ehi piccola merdina secca. Quando il tuo piccolo cazzo non verrà più succhiato dalla mia donna te lo metterà in culo quello di un negro gigante». «Tu possa essere maledetto e andare dove sta tua madre infame cane». In ogni caso, conclude Morgan, «i processi si fanno fare ai giudici». Salvo poi aggiungere: «L’artista non denuncia, è anarchico per costituzione. Ma che artisti siete? Ma che volete da me?».

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