Il finto europarlamentare che si fa pagare i conti dalla escort e poi la violenta: a processo

L’uomo si era anche spacciato per nobile con contatti in Vaticano

Oliviero Guerriero, 29 anni, per giorni ha avuto rapporti intimi in un hotel con una escort spacciandosi per europarlamentare. E promettendole un posto nel suo staff a Bruxelles. La prostituta ha persino pagato il conto dell’albergo e non ha chiesto soldi per le sue prestazioni. Finché non ha provato a fargli mantenere le promesse. A quel punto è stata picchiata, minacciata e stuprata. La pubblica ministera Silvia Santucci ha ottenuto il rinvio a giudizio per i reati di violenza sessuale, minacce e truffa. Secondo la procura la ragazza, 33 anni, avrebbe fatto tutto nella speranza di migliorare la sua vita. Anche perché Guerriero le aveva anche prospettato un lavoro in Vaticano. Spacciandosi per nobile con legami con la Santa Sede. E favoleggiando di lavorare come assistente del Papa. Ora dovrà difendersi in tribunale.


La doppia vita della escort

La escort, racconta oggi l’edizione romana del Corriere della Sera, fa una doppia vita. La mattina frequenta i tribunali per diventare avvocato. La sera fa la prostituta per guadagnarsi da vivere. Incontra Guerriero durante un ricevimento. E lui le promette un posto nel suo staff a Bruxelles. Le domanda anche se può accompagnarlo in automobile da Avellino a Roma. La escort paga il viaggio e la benzina. A Roma dormono al Gregorio VII Luxury Suites, a due passi dal Vaticano. E lei paga anche quel conto. Poi, il 15 luglio del 2019, chiede la restituzione dei soldi spesi. E qui lui le urla contro: «Devi stare zitta, non hai nulla a pretendere. Nell’ambito della politica e della nobiltà chi rompe fa una brutta fine. Ti faccio fuori, ti facciamo stare zitta noi!», le dice. Poi la picchia e la violenta. Ma lei si ribella e lo denuncia.


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