Joe Biden non molla: «Io il più qualificato per vincere». Nuovo lapsus su Kamala Harris: la chiama «Trump» – Il video

Nella prima conferenza stampa da solo, dopo il disastroso confronto con Trump, Biden conferma di voler continuare la corsa per il secondo mandato

Cede a qualche colpo di tosse Joe Biden, ma cerca di tenere ferma la voce in apertura dell’attesa conferenza stampa, la prima da solo dopo il disastroso confronto tv con Donald Trump. Dopo aver definito «un successo» il summit Nato a Washington, rivendicando come «l’Ucraina è ancora in piedi e l’Alleanza è ancora int piedi, più forte e più grande», arriva la prima domanda sulla gaffe con Zelensky. Biden sembra confondersi di nuovo tra Putin e il presidente ucraino. Ma poi prova a buttarsi alle spalle quello che ha definito semplicemente un lapsus. E sulle sue intenzioni di correre per il secondo mandato alla Casa Bianca insiste: «Sono il più qualificato per battere Donald Trump. Ho battuto Trump una volta e lo farò ancora». E poi cita gli alleati europei che «mi hanno detto di vincere. Nessuno mi ha detto di non correre».


La gaffe su Kamala Harris

Arriva un’altra gaffe, quando a Biden viene chiesto se avesse dubbi sulla capacità della vicepresidente Kamala Harris di battere Donald Trump, nel caso in cui fosse lei la candidata alla presidenza. E a quel punto Biden la confonde con Trump: «È la prima donna vicepresidente, ha un’idea chiara su cosa sia giusto e cosa no. È assolutamente adatta a fare la presidente. Non avrei scelto la vicepresidente Trump come vicepresidente se non avessi ritenuto che fosse qualificata per essere presidente».


«Non lo faccio per la mia eredità»

Quando gli viene chiesto quale può essere la sua eredità, anche alla luce di chi gli chiede un passo indietro, Biden risponde: «Non sto facendo tutto questo per lasciare qualcosa in eredità, ma per finire il lavoro iniziato. Molti pensavano che le mie iniziative non sarebbero decollate. Gli economisti confermano che ho fatto un lavoro eccezionale».

Come affronterà altri quattro anni di mandato

Come pensa potrà fare questo lavoro complicato per i prossimi quattro anni? Biden risponde sorridendo: «Ho ammesso di aver bisogno di qualche ora di riposo in più. E ho detto che preferisco anticipare gli orari delle raccolte fondi, perché la gente torni prima a casa». Biden ha poi ribadito che il suo programma «è sempre pieno e Trump cosa fa? Gioca a golf. Non fa niente. Non è vero che ho detto che devo andare a dormire alle otto, ho solo detto che devo fare meno cose. Prima del prossimo dibattito tv non viaggerò così tanto».

Rinviato il cambio generazionale

In passato Biden si era proposto come ponte per una nuova generazione di leader, ma ora gli viene chiesto perché ha cambiato idea: «È cambiata la gravità della situazione che ho affrontato, in termini economici e di questioni interne. Datemi credito per essere stato il presidente che ha ottenuto di più. So come convincere i membri del congresso a fare delle cose. Ma il lavoro non è finito e voglio terminarlo».

Secondo Biden, cambiare candidato ora per i democratici sarebbe troppo complicato. «Io sono assolutamente convinto di voler essere il candidato per le lezioni a novembre. Ma molti continuano a dire che Biden non è preparato quando non ha il gobbo da leggere. Voglio dimostrare di poter andare in quei luoghi in cui c’è da convincere gli elettori a votare per noi. Abbiamo più di 4 mila volontari che lavorano per noi. Ci sono decine e decine di nostri comitati in tutti gli Stati. Ed è difficile cambiare tutto questo a breve termine. E poi sono stato un senatore per molto tempo. E quello di cui continuerò a parlare sono tutte le questioni rimaste in sospeso, dai diritti civili alle libertà in cui crediamo. Ora che siamo qui, ci sono più bambini che vengono uccisi da un proiettile che qualsiasi altra causa di morte. Dobbiamo dare la vittoria a un candidato che non vuole fare nulla contro le armi? È ridicolo, dobbiamo andare avanti».

I test cognitivi

«Mi sottopongo a tre esami neurologici molto complessi ogni giorno. E i risultati dicono che sono in ottima forma. Ho un piccolo problema con il piede sinistro, che in passato me lo sono rotto. Avete parlato tutti con i membri del mio staff, che a volte parlano troppo. Nessuno vi ha detto che le idee che propongo non siano mie. Nessuno si è opposto quando ho proposto gli investimenti nell’indo-pacifico. Tutto quello che faccio è con saggezza e buonsenso. Se i miei neurologi dicono che mi serva un altro esame, lo farò. Ma dovete chiederlo anche a Trump».

Le critiche interne al partito democratico

«Sono stato senatore per molti anni. E capisco l’impeto di un candidato che si presenta a un ruolo a livello locale. Nel mio stato del Delaware, che era repubblicano, non ricordo che quando ero candidato molti presidenti democratici vincessero nel mio stato. Se alcuni pensano che io possa danneggiarli, si allontaneranno. Ma guardiamo ai fatti: credo che possiate riconoscerlo, quanto sono accurati i sondaggi? Io ne ho visti alcuni che, al di là delle circostanze, sarei io il vincente. Altri danno Trump vincente. Ma siamo in una fase embrionale della campagna, molto può succedere. Ma io credo di essere il candidato più qualificato e che ha più possibilità di vincere».

Biden sotto pressione

Sono saliti a 11 i deputati democratici che hanno chiesto pubblicamente a Biden di ritirarsi dalla corsa delle Presidenziali. L’ultimo a farsi avanti era stato Brad Schneider dell’Illinois, dove si terrà la prossima convention democratica. Secondo Politico, nelle ultime ore c’è anche stato un vertice tra lo staff di Biden e i senatori democratici, nel tentativo di rassicurarli sulle condizioni del presidente Usa e sulle sue possibilità di vincere contro Trump. Il tentativo però non sarebbe riuscito. Unico rimasto a sostenere Biden sarebbe Bernie Sanders. Altro colpo era arrivato dal New York Times, secondo cui lo staff della campagna di Biden avrebbe iniziato a sottoporre agli elettori sondaggi per conoscere i punti di forza di Kamala Harris e valutare le sue performance contro Trump. Sempre un sondaggio Ipsos commissionato da Abc e Washington post aveva fatto emergere come due terzi degli americani pensa che Biden dovrebbe ritirarsi. Per l’85% Biden, 81 anni, sarebbe troppo anziano per un secondo mandato.

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