Verso il ricorso al Tar contro l’aeroporto di Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi. Sala alla figlia Marina: «Non si poteva aspettare?»

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha scritto un post rivolgendosi a Marina Berlusconi

«Parte di mondo ci ride dietro», ha sentenziato il capogruppo del Pd in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino. «Riteniamo sbagliata l’intitolazione a Silvio Berlusconi, nome divisivo – specie perché – l’aeroporto è luogo di tutti ed è una porta aperta al mondo». Il coro di proteste del centrosinistra è vasto. Alle voci si è aggiunta oggi, 13 luglio, quella di Beppe Sala. Che ha scritto un post sui social in cui si rivolge direttamente a Marina Berlusconi. Intanto, per il nome dello scalo più importante del Nord Italia, il Pd immaginerebbe di ricorrere al Tar. Una procedura alla quale aderirebbero anche diversi Comuni lombardi. Lo riporta il Corriere.


Pure la Filt Cgil crede nell’ipotesi ricorso: «L’ordinanza – di Enac – è senza dubbio una forzatura che tra l’altro non tiene conto dei diversi appelli come il nostro di intitolare l’aeroporto a Carla Fracci. La nostra petizione ha raggiunto in pochi giorni un numero ragguardevole di firme anche di personalità autorevoli». Il sindacato ha esortato il governo e il ministero dei Trasporti a tornare sui propri passi. Lunedì 15 luglio, il Pd, i Giovani democratici, il Movimento 5 stelle, l’Alleanza verdi e sinistra, la Cgil e altre realtà associative hanno organizzato un sit-in di protesta sotto il palazzo di Regione Lombardia. Mentre domani, 14 luglio, esponenti di primo livello del Pd lombardo, coadiuvati da alcuni avvocati, si riuniranno: «Agiremo per le vie formali affinché venga revocato» il renaming dello scalo in provincia di Varese, ha annunciato la deputata lombarda Silvia Roggiani.


Il post di Sala

Il primo cittadino di Milano si è rivolto alla primogenita del Cavaliere chiamandola per nome: «Cara Marina, la reputo da sempre una persona intelligente e le sue recenti dichiarazioni me ne hanno dato conferma. Lei ha vissuto sulla sua pelle quanto suo padre sia stato amato e odiato. Ma non era meglio aspettare, far sì che gli animi si distendessero, far leggere alla storia la vicenda di suo padre con più tranquillità? Perché dobbiamo tornare così presto a schierarci, viste le modalità con cui questa decisione è stata presa?».

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