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Alec Baldwin si salva dall’accusa di omicidio sul set di “Rust”: «La polizia ha nascosto le prove»

13 Luglio 2024 - 06:22 Alba Romano
alec baldwin omicidio film rush
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Il giudice: pubblico ministero vicino alla malafede. Ma c'è la possibilità di un appello. Cosa succede adesso

L’attore Alec Baldwin si è salvato dall’accusa di omicidio colposo per la morte di Halyna Hutchins sul set del film Rust. A causa di un vizio procedurale il processo è stato annullato. L’accusa non ha inoltrato i proiettili dell’omicidio alla difesa. La giudice Mary Marlowe Sommer ha fermato tutto e ha denunciato un comportamento «vicino alla malafede» da parte del pubblico ministero. Baldwin rischiava fino a 18 mesi di prigione per la tragedia avvenuta nell’ottobre 2021 nel New Mexico. Ha infatti sparato un vero proiettile da un’arma che doveva essere caricata a salve e che ha anche ferito il regista del film Joel Souza. «Una condotta altamente pregiudizievole nei confronti dell’imputato», l’ha definita la giudice mentre l’attore scoppiava in lacrime.

L’indagine

L’indagine degli inquirenti non è mai riuscita a stabilire come i proiettili veri siano finiti nella pistola con cui Baldwin ha sparato. I suoi avvocati hanno accusato la polizia di aver nascosto le prove. All’inizio del 2024 lo sceriffo di Santa Fe ha ricevuto un lotto di proiettili da un agente di polizia. Che sosteneva che quelle fossero le pallottole dell’omicidio. Ma i proiettili non sono mai stati trasmessi alla difesa. Che quindi non ha potuto farli esaminare. Secondo l’accusa, questi proiettili non corrispondono con quello che ha ucciso Hutchins. «Si tratta di una pista falsa, senza alcun valore probatorio», ha detto in aula il pubblico ministero Kari Morrissey. «Non li ho mai visti fino a stamattina», ha spiegato al giudice. Sentendosi però molto a disagio durante l’esposizione. Un investigatore ha testimoniato di essere stato presente alle discussioni durante le quali si è deciso di non inserire i proiettili nel dossier.

L’annullamento del processo

Il pubblico ministero ha poi accettato di essere interrogato come testimone, ma non ha convinto il giudice. La difesa di Baldwin aveva puntato tutto sull’annullamento, mentre l’attore ha negato in più occasioni di aver premuto il biglietto. Cosa succede adesso? Tecnicamente, l’annullamento non elimina la possibilità di istruire un altro processo. Lo ha spiegato all’agenzia di stampa Afp il professore di diritto all’università di Richmond Carl Tobias. «I pubblici ministeri potrebbero tentare in un modo o nell’altro di lanciare un appello straordinario. Ma non credo che una corte d’appello sarebbe d’accordo con il pubblico ministero». Perché ormai l’accusa appare screditata: avrebbe dovuto trasmettere le prove e «non l’ha fatto». L’addetta alle armi di “Rust”, Hannah Gutierrez-Reed, è già stata processata separatamente e ha ricevuto 18 mesi di prigione in aprile. Contro la sentenza ha fatto appello.

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