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La compagna di Morgan contro Schiatti e Lucarelli, cosa è successo quando lei era incinta: «Si vendicano per il successo. Fate una cosa orribile»

Morgan
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Alessandra Cataldo, madre di una delle tre figlie di Morgan, racconta la sua versione sulle chat pubblicate da Selvaggia Lucarelli. E sul comportamento di Angelica Schiatti quando lei era incinta

Sarebbe «solo vendetta» quella messa in piedi contro Morgan tanto da Selvaggia Lucarelli quanto da Angelica Schiatti, che lo ha denunciato per stalking e diffamazione. A parlare per la prima volta è l’attuale compagna del cantautore, Alessandra Cataldo, madre di una delle tre figlie di Marco Castoldi. A Mowmag, la donna ricostruisce la vicenda su cui è in corso da quattro anni un processo al tribunale di Lecco e prende totalmente le difese del suo compagno.

I dispositivi di Morgan sotto controllo da tre anni

A cominciare dai messaggi in chat riportati dall’articolo di Selvaggia Lucarelli sul Fatto quotidiano, che secondo Cataldo alludono a vicende mai successe: «Erano uno sfogo tra amici in privato in un momento di sofferenza». Dopo l’allarme di Schiatti sulla foto usata da Morgan come sfondo in una storia su Instagram in cui sarebbe ritratta la via di casa sua, Cataldo spiega che il compagno «non è mai andato nella sua via, non si è mai avvicinato a lei, infatti non ha nessuna restrizione». Dopo la denuncia di Schiatti, Cataldo dice che tutti i dispositivi di Morgan è stato tenuto sotto controllo dagli inquirenti di Lecco per tre anni: «E cosa ha detto il magistrato? Non è pericoloso. Non ha restrizioni né di parola né di azione».

La relazione tra Schiatti e Morgan 7 anni prima

Cataldo ripercorre le varie fasi della relazione con Morgan. Ricorda come lui e Schiatti erano stati insieme sette anni prima: «Relazione che non era finita. Marco l’aveva lasciata al termine di un doloroso triangolo in cui lei lo aveva coinvolto mentre era “legata” al chitarrista della band Le Vibrazioni. Marco ha continuato la propria vita e so che si sentivano ed erano amici. La loro relazione era molto fitta di conversazioni e di messaggi. Ma ad un tratto, quando io e lui, già insieme da tempo, scopriamo di aspettare Maria, lei intensifica la sua presenza».

Le foto a Sanremo

Dopo che Cataldo scopre di essere incinta, racconta che Schiatti avrebbe cercato di sedurre Morgan. Da lui si faceva portare in giro nei locali di Milano e si faceva ospitare in radio e ai concerti «nonostante sia “fidanzata” con un uomo chiamato Michele che a Marco racconta come un amico, che in realtà è il suo compagno». Durante la gravidanza, Cataldo racconta di aver dovuto assistere a una «incessante seduzione e manipolazione di Marco, anche di sfruttamento professionale». Il tutto culminato nel 2020, un mese prima della nascita della figlia. All’epoca Schiatti si era fatta fotografare con Morgan a Sanremo in «atteggiamenti equivoci».

Morgan bloccato dopo la nascita della figlia

Quando nasce la piccola Maria, Cataldo dice che Schiatti smette di farsi sentire senza dare spiegazioni a Morgan. Lui a quel punto «entra in una fase di sofferenza e lei lo blocca ovunque, non gli rivolge più la parola, gli impedisce di parlare, lo “silenzia”». Da parte di Castoldi, Cataldo assicura che non c’è stata mai alcuna violenza, ma si sempre difeso con le parole: «Anzi solo dolcezza. È padre, si occupa di sua figlia, la porta ai suoi concerti e non la usa in nessun modo». A proposito del concerto di Desio, dove Morgan è salito sul palco con la figlia, Cataldo spiega: «Lei non ha voluto lasciarlo, i bambini percepiscono lo stato d’animo dei genitori».

La crisi di Morgan «accoltellato»

La compagna di Morgan torna poi sul momento più critico della crisi del cantautore: «Voi non c’eravate quando Marco è stato accoltellato da quella che lui pensava essere la sua migliore amica ed è nata nostra figlia. E lui, da uomo ferito, ha fatto il padre e andava poi a comporre musica nella stanza del pianoforte, e lo sentivo sfogarsi e piangere mentre scriveva quella musica per lenire la sua sofferenza. Mettendola nelle note e nelle sue canzoni e così trovava la forza di fare il papà».

Morgan un «uomo che conosce e ama l’universo femminile»

Del suo compagno parla come di un papà «dolcissimo e che ogni donna desidererebbe avere, intelligente, dialogante, divertente e vivo. Un uomo che potrebbe insegnare al mondo il rispetto dell’essere umano, la delicatezza. Un uomo che conosce e ama l’universo femminile, un uomo femminile senza essere gay, una rarità in questa epoca che lo sta insultando e bastonando in nome di un opportunismo che è diabolico e per nulla da apprezzare».

Tutto per vendetta

Su Schiatti, Cataldo torna all’attacco quando scrive che «si sta facendo strada grazie a Marco, che, ancora una volta, fa da trampolino. Chi sta guadagnando? Angelica. Chi ci sta perdendo? Marco». Morgan intanto si sta vedendo cancellare tutti i concerti in programma questa estate. La Rai ha fermato il progetto su cui stava lavorando. E la Warner bros ha fermato il contratto che aveva con lui. Per Cataldo, tutto «grazie alle azioni della signorina Angelica» che ha «deciso che per vendetta deve massacrare chi le ha dato successo». Davanti alla solidarietà che anche tante artiste hanno dato a Schiatti e Lucarelli, Cataldo si chiede: «Le donne cosa dicono della mia situazione e quella di mia figlia? Manifestano per due femmine sotto attacco di una pop star narcisista e che va avanti a botte di accuse del suo maestro?».

«State facendo una cosa orribile»

Cataldo spiega che ora ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti «perché questo è troppo». Da parte sua non è in cerca di successo: «Io non sono mai stata interessata a mettermi in mostra, a me Marco è piaciuto come uomo e ho sempre cercato di supportarlo nella sua arte in cui è bravissimo. Ma io non sono un’artista io sono una donna e una madre che ora vuole dirvi che avete proprio esagerato perché io non accetto che si distrugga un uomo di valore come Marco che solo perché un buono se ne approfittano tutti. Io non voglio perdere il padre di mia figlia e soprattutto non voglio che lei perda chi ama di più di chiunque cioè il suo “papino”. Voi tutti state facendo una cosa orribile, che va fermata».

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