La Rai costretta a cambiare le date di Sanremo, l’allarme sulla pubblicità dopo le simulazioni dello share

Slitta di una settimana il primo Festival di Carlo Conti. L’impatto sui dati di ascolto delle partite trasmesse da Mediaset rischiava di abbattersi sugli introiti pubblicitari

La Rai ha dovuto cambiare le date del prossimo Festival di Sanremo per colpa della Coppa Italia. Per la prima edizione sotto la direzione di Carlo Conti, la Rai ha preferito evitare ulteriori rischi. Come quello per esempio di andare in onda mentre sui canali Mediaset ci saranno i quarti di finale della Coppa Italia. Come riportano Il Secolo XIX e la Stampa, le quattro partite rischiavano di ridurre notevolmente l’audience del Festival, che già parte sotto tante incognite dopo l’addio di Amadeus. Il Festival di Sanremo 2025 non si svolgerà più quindi dal 4 all’8 febbraio, ma dall’11 al 15.


La protesta della Rai contro la Lega Calcio

Nei giorni scorsi l’ad della Rai, Roberto Sergio, aveva criticato la Lega calcio per la decisione di far coincidere le date dei quarti di finale di Coppa Italia con quelle del Festival. Date ormai note, dopo che a svelarle era stato il patron del teatro Ariston alla presentazione della nuova stagione di spettacoli.


L’impatto disastroso sugli ascolti tv

Secondo la Stampa, la Rai avrebbe commissionato ai propri esperti l’analisi dell’impatto sui dati di ascolto in caso di concomitanza tra il Festival e le partite. Le simulazioni avevano fatto emergere un potenziale ridimensionamento, al di là di quali squadre sarebbero scese in campo. Una riduzione che voleva dire anche un calo importante sugli introiti pubblicitari. Nessun commento finora dal nuovo sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, che nei giorni scorsi ha avuto colloqui informali con i vertici della Rai. La modifica comunque sarà portata all’attenzione dell’amministrazione comunale, trattandosi di una variazione del regolamento organizzativo sostanziale e non relativa ai cantanti.

Le prenotazioni degli alberghi da cambiare

Dopo che si è diffusa la notizia del cambio di date, si sono attivati anche albergatori e titolari di case vacanze che avevano già iniziato a raccogliere le prime prenotazioni. Nella settimana del Festival, tutte le strutture registrano un sostanziale sold out. Il cambio di date rischierebbe quindi di creare non pochi disagi a chi aveva già fissato la sua permanenza in città.

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