Il ritorno dei missili americani in Europa: «Un nuovo scontro con la Russia in arrivo»
L’Europa torna a dispiegare missili a lungo raggio degli Stati Uniti contro la Russia. Come durante la guerra fredda. La Germania e gli Usa hanno firmato un accordo che prevede la costituzione di unità multi forze che comprendono missili a lungo raggio con testate convenzionali. Che saranno posizionate sul territorio tedesco a partire dal 2026. «Quando pienamente funzionali, i missili a lunga gittata comprenderanno SM-6, Tomahawk e nuove armi ipersoniche, che sono in via di sviluppo e risultano significativamente più potenti di quelli al momento posizionati nelle basi europee», riporta il documento. Il ritorno dei missili americani in Europa ha naturalmente innervosito la Russia. «La nostra risposta sarà militare», ha fatto sapere il viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov.
Guerra fredda
Gli Stati Uniti il 2 agosto 2019 si sono ritirati dagli accordi relativi alle «Intermediate nuclear forces». Accusando Mosca di non averlo rispettato. Il trattato Inf era stato firmato nel 1987. Con l’obiettivo di eliminare missili nucleari e convenzionali balistici e da crociera. Quelli capaci di colpire tra 500 e 5.550 chilometri. In Europa, secondo le indiscrezioni, arriveranno anche le armi ipersoniche che gli Usa stanno ancora sviluppando. «Stanno tornando le condizioni per uno scontro tra superpotenze», ha fatto sapere Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. L’esercito russo ha condotto nelle scorse settimane una serie di esercitazioni con missili tattici a testate nucleari al confine tra la Bielorussia e l’Ucraina. Mentre Polonia e paesi baltici accolgono con sollievo la decisione Usa.
I missili
Tra le armi in arrivo in Germania c’è il missile terra-aria Sm-6. È costruito per abbattere i missili balistici. Ma è utilizzabile anche per gli attacchi da terra. I missili ipersonici sono stati usati da Mosca in Ucraina. Si chiamano Long-Range Hypersonic Weapon (Lrhw), ma nell’esercito li definiscono «Dark Eagle». Il Corriere della Sera fa sapere che il loro test più recente si è tenuto nei poligoni delle Hawaii lo scorso 28 giugno. Anche a Kiev vedono il ritorno dei missili Usa come un passo in avanti per la difesa collettiva. Anche per rispondere alle minacce russe di attaccare le dighe delle centrali elettriche attorno a Kiev e la grande riserva idrica di Kaniv.