Monte Bianco, tre alpinisti precipitano nel vuoto durante la scalata: due morti, il corpo del terzo «non recuperabile»

Il tragico bilancio di due diversi incidenti ad alta quota: il primo sul massiccio di confine, il secondo nell’antistante Val Ferret

Due tragici incidenti in quota sono costati la vita domenica 14 luglio con ogni probabilità a tre alpinisti precipitati mentre erano in scalata in Val d’Aosta. La prima caduta si è verificata in Val Ferret, tra il comune di Courmayeur e il massiccio del Monte Bianco. Due alpinisti sono precipitati mente erano in cordata, probabilmente a causa del cedimento di un ancoraggio. Un terzo alpinista rimasto in parete è riuscito a dare l’allarme ed è stato tratto in salvo a 3.500 metri di quota con l’elicottero del Soccorso alpino valdostano. I corpi degli altri due compagni di scalata sono stati poi recuperati senza vita. Nelle stesse ore, a pochi chilometri di distanza, un alpinista è precipitato sul massiccio del Monte Bianco, poco sotto il rifugio Gonella. Il suo corpo non è stato ritrovato, ma i soccorritori ritengono di fatto impossibile il recupero a causa della natura del luogo, e pressoché certo il destino dell’uomo. «La dinamica dell’evento purtroppo lascia poche speranze sulla sua sopravvivenza», fa sapere il Soccorso alpino valdostano. A dare l’allarme anche in questo caso sono stati i compagni di cordata, rimasti illesi. L’alpinista, un italiano, sarebbe scivolato mentre scendeva con il gruppo lungo la via italiana al Monte Bianco, in direzione del rifugio Gonella (3.071 metri). L’uomo sarebbe scivolato lungo un canale, non riuscendo poi a fermare la sua caduta, proseguita fino alla crepacciata terminale che si trova nel ghiacciaio sottostante. I soccorritori hanno rinvenuto la sua piccozza ed altro materiale, ma il recupero del corpo del malcapitato, hanno fatto sapere, è da ritenersi impossibile a causa della natura del luogo.


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