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Willie Peyote e Ditonellapiaga spaccano, Lucci e Anna Castiglia talento puro. Rhove, che noia. Le nostre recensioni delle uscite della settimana

14 Luglio 2024 - 20:02 Gabriele Fazio
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Sud Sound System – Intelligenza naturale

I Sud Sound System c’erano arrivati già vent’anni fa a riconoscere le potenzialità della tradizione salentina, la possibilità, attraverso l’utilizzo del dialetto si, ma non solo, di esaltarla con un approccio del tutto contemporaneo. In Intelligenza naturale, forse perché oggi il pubblico meglio ammortizza un certo ambient musicale, tutto ciò viene lucidato e fatto brillare nelle nostre orecchie. Nel disco è facile ritrovare la quintessenza della formazione salentina, quell’approccio artigianale e puro, quel mondo a parte che grazie a loro, e praticamente solo grazie a loro, ci viene spalancato. Dentro ci troviamo un sole accecante, la voglia di saltellare a tempo, quell’intento sociale profondo, sentito. Ma soprattutto dei valori non contrattabili, la filosofia che si porta dietro con sé il reggae, quel suono morbido e accogliente, talmente accogliente che anche chi bussa alla porta per entrare si ritrova accerchiato da quell’energia. Non è un caso infatti che in Intelligenza naturale tutti i personaggi che sono ospitati – Alborosie a parte, che tanto parla la stessa splendida lingua – dai Negramaro a Guè, da Don Rico a Ensi, si ritrovano intrappolati in questo intento artistico positivo ed intramontabile. Il disco, più che ascoltato, va goduto, dall’inizio alla fine, magari prestando particolarmente attenzione a brani come Ceddrhi ne domina, L’amore è aria, TQP e Dance Hall Arena, che a noi ci hanno letteralmente stesi. Buon divertimento.

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Sud Sound System – Intelligenza naturale

I Sud Sound System c’erano arrivati già vent’anni fa a riconoscere le potenzialità della tradizione salentina, la possibilità, attraverso l’utilizzo del dialetto si, ma non solo, di esaltarla con un approccio del tutto contemporaneo. In Intelligenza naturale, forse perché oggi il pubblico meglio ammortizza un certo ambient musicale, tutto ciò viene lucidato e fatto brillare nelle nostre orecchie. Nel disco è facile ritrovare la quintessenza della formazione salentina, quell’approccio artigianale e puro, quel mondo a parte che grazie a loro, e praticamente solo grazie a loro, ci viene spalancato. Dentro ci troviamo un sole accecante, la voglia di saltellare a tempo, quell’intento sociale profondo, sentito. Ma soprattutto dei valori non contrattabili, la filosofia che si porta dietro con sé il reggae, quel suono morbido e accogliente, talmente accogliente che anche chi bussa alla porta per entrare si ritrova accerchiato da quell’energia. Non è un caso infatti che in Intelligenza naturale tutti i personaggi che sono ospitati – Alborosie a parte, che tanto parla la stessa splendida lingua – dai Negramaro a Guè, da Don Rico a Ensi, si ritrovano intrappolati in questo intento artistico positivo ed intramontabile. Il disco, più che ascoltato, va goduto, dall’inizio alla fine, magari prestando particolarmente attenzione a brani come Ceddrhi ne domina, L’amore è aria, TQP e Dance Hall Arena, che a noi ci hanno letteralmente stesi. Buon divertimento.

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