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Sparatoria al comizio di Trump, l’Fbi: «L’obiettivo era ucciderlo». I sospetti su un 20enne, l’arma e le falle sulla sicurezza – I video

14 Luglio 2024 - 07:08 Redazione
Il sospetto attentatore è stato ucciso da un cecchino del Secret Service a meno di 150 metri dal palco di Trump

L’obiettivo di chi ha sparato al comizio di Donald Trump a Butler in Pennsylvania era di uccidere l’ex presidente Usa. Ne sono convinti gli investigatori dell’Fbi, a cominciare dall’agente speciale responsabile dell’ufficio locale a Pittsburgh, Kevin Rojek. In una conferenza stampa subito dopo l’attacco, Rojek ha detto: «Questa sera abbiamo avuto quello che chiamiamo un tentativo di omicidio contro il nostro ex presidente Donald Trump».

Chi è il sospetto attentatore

Nella sparatoria una persona che assisteva al comizio è morta, mentre altre due sono ricoverate in gravi condizioni. Un cecchino del Secret service ha ucciso il sospetto attentatore, che l’Fbi sostiene di aver identificato ma non ne ha ancora diffuso l’identità. Secondo una fonte vicina alle indagini citata dal Washington post, il sospetto attentatore sarebbe un ragazzo di 20 anni della Pennsylvania. L’attentatore non aveva documenti con sé.

L’arma

L’uomo che ha sparato diversi colpi è riuscito ad avvicinarsi a meno di 150 metri dal palco di Trump. Un video publicato sui social e geolocalizzato dall’agenzia Ap mostra il corpo di una persona in mimetica grigia che giace immobile sul tetto di un edificio alla Agr International Inc., un’azienda manifatturiera di imbottigliamento appena a nord dell’area del Butler Farm Show dove si è tenuto il comizio. L’attentatore avrebbe sparato con un fucile in stile Ar-15, tra le armi più usate nelle sparatorie di massa.

La sicurezza sotto accusa

Non è ancora stato chiarito con certezza se a ferire Trump sia stato il colpo sparato dal tetto dall’uomo ucciso dal Secret Service. Alcune testimonianze parlano di un possibile secondo attentatore. L’Fbi ha confermato per ora una sola persona sospettata dell’attentato. L’agente dell’Fbi Rojek ha spiegato che prima del comizio non c’erano stati segnali di alcuna minaccia. Secondo la Cnn, di recente la protezione dell’ex presidente Trump da parte del Secret service era stata rafforzata.

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