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Trovati i corpi dei due ragazzi scomparsi nel Brenta, la tragedia mentre giocavano lungo il fiume: cosa è successo dopo il tuffo – Il video

15 Luglio 2024 - 13:02 Ygnazia Cigna
Il corpo del secondo ragazzo è stato trovato in mattinata, dopo che nella notte era stato recuperato il primo dai sommozzatori. La ricostruzione dei vigili del fuoco su che cosa sia successo il giorno della scomparsa

Svolta nella tragedia sul fiume Brenta, dove due ragazzi sono stati travolti e portati via dalla corrente mentre stavano giocando a pallone. Poco dopo le 23 di ieri, domenica 14 luglio, è stato ritrovato il corpo di Stefan Bodgan Cristoiu, originario della Romania, mentre quello di Ramesh Ganegedara, è stato recuperato senza vita questa mattina alle 11:25. Stefan, 30 anni e di origini romene, residente a Curtarolo, si era tuffato nel fiume nel tentativo di salvare il 23enne cingalese Ramesh, che stava affogando. Il corpo di Cristoiu è stato trovato durante la notte, a circa quattro metri di profondità, non troppo lontano dal punto di scomparsa. Questa mattina sono ripartite le operazioni di soccorso ed è stato effettuato il secondo ritrovamento, grazie all’ausilio di un elicottero, di sommozzatori, del nucleo Sapr per le ricerche dall’alto, il personale Tas (Topografia applicata al soccorso), l’imbarcazione fluviale Hidra dotata di ecoscandaglio, e gli operatori del nucleo Speleo Alpino Fluviale e del distaccamento di Cittadella (Padova).

Come sono scomparsi i due ragazzi

I vigili del fuoco hanno spiegato che in quel tratto del Brenta, a causa di uno sbarramento idraulico a monte, si crea una sorta di conca che fa tornare la corrente a ritroso, inghiottendo e trascinando i corpi. Con Ramesh, che si era tuffato in acqua per recuperare il pallone da calcio, c’erano anche altri amici, tutti connazionali, che hanno tentato di aiutare Ramesh, ma senza riuscirci. Tuttavia, Stefan era riuscito ad afferrargli una mano, ma è stato trascinato anche lui verso il centro del fiume. Poi si è persa ogni traccia loro tra le acque. Immediata la chiamata ai soccorsi tra le diverse persone presenti nei dintorni. Qualcuno ha anche lanciato in acqua un frigorifero portatile nella speranza che potesse essere utile ai due.

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