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La storia di Pietro Franzese, da elettricista a ciclo-influencer: «Mi seguono perché parlo di esperienze di viaggio»

15 Luglio 2024 - 10:19 Ugo Milano
Con oltre 40mila follower su Instagram e 33mila iscritti su YouTube, Franzese racconta le sue esperienze su due ruote

Da elettricista a influencer di (e in) bici. Pietro Franzese, 29enne originario di Limbiate (Monza) e ora residente a Milano, ha trasformato la sua passione per la bicicletta e i viaggi in una vera e propria carriera sui social. Con oltre 40mila follower su Instagram e 33mila iscritti su YouTube, Franzese racconta le sue esperienze su due ruote, condividendo itinerari, consigli sull’attrezzatura e storie di viaggio. «È iniziata come una passione ed è diventata un lavoro. Durante la pandemia, mentre lavoravo in un’azienda di impianti elettrici a Monza, ho cominciato a pubblicare più intensamente i miei viaggi in bici sui social. Piacevano, così ho deciso di farne la mia occupazione principale», racconta il 29enne al Resto del Carlino. La passione per la bicicletta, racconta, è iniziata durante gli spostamenti per andare a scuola: «I mezzi pubblici in Brianza non sono tantissimi, così ho iniziato a usare la bici, che mi ha anche aiutato a rimettermi in forma», afferma l’ex elettricista. «A raccontare di viaggi in bici online in Italia sono poche persone e io lo faccio coi video, che praticamente nessuno fa. È difficile filmare mentre sei in bicicletta, ma ho insistito finché ho imparato, ed è servito a trasformare tutto questo in un lavoro», prosegue.

«Non mostro performance, ma esperienze»

I contenuti di Franzese non si concentrano sulle performance, quanto più sull’esperienza di viaggio. «Mostro quello che vedo e vivo durante i viaggi, e se posso, do consigli per ispirare le persone a partire», spiega Franzese, che sottolinea come i suoi follower lo contattino principalmente per domande sugli itinerari di viaggio e per consigli sull’attrezzatura. «Il viaggio in bici è molto bello, ma bisogna stare attenti: non ti puoi portare dietro la casa. Io posso fornire qualche dritta, dovuta all’esperienza e ai tanti errori fatti negli anni», sottolinea a Fabio Luongo. Franzese promuove, inoltre, un cicloturismo accessibile a tutti: «Il mio allenamento è pedalare ogni giorno, visto che non ho un’auto. L’Italia sarebbe perfetta per il cicloturismo, ma manca la cultura e il rispetto per i ciclisti», prosegue con amarezza. Ma i suoi viaggi hanno spesso anche scopo benefico: «Con il viaggio da Milano a Capo Nord in bici a scatto fisso ho raccolto 5mila euro per il Banco Alimentare della Lombardia. Mentre con il coast to coast in America, da San Francisco a Key West, ho raccolto 2mila euro per Plastic Free».

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