Dopo la seconda finale persa agli Europei si dimette il ct dell’Inghilterra: lascia Gareth Southgate
Si è dimesso dopo 102 partite sulla panchina della nazionale inglese il ct Gareth Southgate, a pochi giorni dalla sconfitta a Euro 2024 contro la Spagna. Lo aveva detto lui stesso alla vigilia del torneo in Germania: «Se non vinco, lascio». Nonostante il contratto in scadenza a dicembre e l’intenzione della federazione di rinnovarlo per almeno altri due anni, l’ex difensore di Crystal Palace, Aston Villa e Middlesbrough si è fatto da parte. Southgate, alla guida dei Tre Leoni dal 2016, aveva portato l’Inghilterra in semifinale ai Mondiali del 2018 in Russia – persa contro la Croazia, così come la finalina per il terzo posto contro il Belgio – e ai quarti nel 2022 in Qatar – eliminati dalla Francia, decisivo l’errore dal dischetto di Harry Kane nei tempi regolamentari per pareggiare l’incontro. Ma pesano sulla sua decisione le due finali consecutive perse dalla sua Inghilterra nelle ultime due edizioni degli Europei. Certo, ha auto il merito di portare la squadra fino in fondo. Ma soprattutto in Germania gli 11 messi in campo da Southgate non hanno mai convinto, riuscendo a superare le fasi a eliminazione diretta con guizzi estemporanei, come la rovesciata di Bellingham e il gol di Watkins a tempo scaduto contro Slovacchia e Olanda, o un po’ di fortuna, come i rigori contro la Svizzera. La sua gestione finisce quindi con le dimissioni e senza trofei, un mezzo flop, nonostante comunque la sua nazionale si sia qualificata agli ultimi due mondiali, e abbia giocato da protagonista gli ultimi due Europei.
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